Coinvolgere i giovani nelle decisioni e contrastare lo spopolamento: incontro Consulte-istituzioni

Fabio Di Gangi

Cronaca - A Castelbuono

Coinvolgere i giovani nelle decisioni e contrastare lo spopolamento: incontro Consulte-istituzioni
Il raduno delle consulte giovanili delle Madonie, ha visto coinvolte tutte le 17 realtà del territorio

18 Novembre 2024 - 15:45

Si è tenuto a Castelbuono il settimo raduno delle consulte giovanili delle Madonie che, quest’anno, ha visto coinvolte tutte le 17 realtà del territorio, riunendo più di cento componenti. Tema principale, il rapporto tra i giovani e la politica istituzionale. All’incontro ha partecipato anche il presidente dell’Unione Madonie, Luigi Iuppa, l’assessore alle politiche giovanili Marcello Catanzaro, e il sindaco ospitante, nonché neoeletto presidente del Gal Madonie, Mario Cicero.

La discussione, si è concentrata sul coinvolgimento dei giovani e delle consulte nei processi decisionali comunali e sovracomunali e sulla necessità di contrastare il fenomeno dello spopolamento. Sono intervenuti i rappresentanti delle giovanili dei partiti più rilevanti a livello regionale: Luciano Marino, presidente Anci Giovani; Giuseppe Verrigno, dell’Università degli studi del Piemonte Orientale; Simone Sottile, responsabile Dipartimento Energia e Ambiente di Fratelli d’Italia; Marica Di Maria, delegata Giovani Democratici; Luigi Sunseri, deputato Ars Movimento 5 Stelle; Fabrizio Tantillo, vice segretario regionale Forza Italia Giovani; Alessandro Chines, delegato Europa Verde Palermo; Giuliano Settimo, segretario regionale Dc Giovani.

“È stato un importante momento di incontro – spiega Tiziana Albanese, presidente della Consulta giovanile delle Madonie – spesso ci sentiamo ripetere che siamo noi giovani a essere disinteressati alla politica e alla vita pubblica. La realtà delle consulte madonite, oggi istituzionalizzata, ma esistente da tanti anni, conferma che i ragazzi hanno voglia di mettersi in gioco e di determinare il futuro del proprio territorio. Le istituzioni, i partiti, gli amministratori hanno però il dovere di ascoltarci e non soltanto durante le campagne elettorali. Siamo stanchi di sentirci ripetere che siamo il futuro di questa terra, salvo poi essere tagliati fuori dai processi decisionali o rimanere inascoltati quando esprimiamo le nostre esigenze e proposte”.

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