Politica

Mario Cicero “a tutto campo”, l’intervista al nuovo presidente del GAL Madonie

“I Gal sono presenti in tutti i paesi membri dell’Unione Europea, eppure sono la cenerentola della programmazione, occorre quindi uscire fuori dalla logica dei soli contributi europei e pare reti con gli altri piccoli produttori Europei, fare sistema e così trovare per tutti i piccoli produttori europei alternative valide al sistema della grande distribuzione organizzata” Esordisce così, nella nostra intervista, il neo eletto presidente del Gal Madonie Mario Cicero, sindaco di Castelbuono che continua: “Per quanto riguarda i privati c’è una anomalia! Ad oggi possono essere soci solo le associazioni o i consorzi di produttori, bisogna aprire anche alla singole aziende”. GUARDA LA VIDEO INTERVISTA ALLA FINE DELL’ARTICOLO

Intanto, mentre a Castelbuono si svolge l’assemblea delle Consulte giovanili delle Madonie da Petralia Soprana arriva alla pec del Gal Madonie una pec in cui il sindaco di Petralia Soprana Pietro Macaluso rassegna le proprie dimissioni da componente del direttivo del Gruppo di Azione Locale. “Un gesto coerente con quanto aveva già annunciato” commenta Mario Cicero che rivela: “Macaluso lo aveva già detto! Si è fatto designare dal suo Centro Stella con l’intenzione di diventare presidente del GAL dicendo che, se non ci sarebbe riuscito, si sarebbe dimesso”. GUARDA LA VIDEO INTERVISTA ALLA FINE DELL’ARTICOLO

Poi sulle politiche territoriali delle Madonie: “Bisogna cambiare! La nostra ultima programmazione risale a 20 anni fa. Da allora è cambiato tutto”. Poi sul debito del Consorzio dei Produttori Madoniti nei confronti del GAL: “Sono state dette tante inesattezze in merito. Io non ero presidente quanto è stato contratto il debito, sono arrivato dopo e, in ogni caso, il debito è in campo alle 22 imprese che hanno aderito al Forum creato ad Irosa per agevolare la commercializzazione dei loro prodotti. A mio parere il finanziamento del Gal va considerato come un investimento, in parte sbagliato. Poi come Gal possiamo decidere insieme! Possiamo chiedere alle 22 imprese di restituire pro quota la somma oppure, cosa secondo me più corretta, considerare quella spesa come un investimento del Gal che non ha prodotto i risultati sperati”. GUARDA LA VIDEO INTERVISTA ALLA FINE DELL’ARTICOLO

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