Cronaca

“The End”, sbarca al cinema il capolavoro girato nella miniera di Raffo

Sarà proiettato nelle sale cinematografiche Usa, da venerdì 6 dicembre, il nuovo capolavoro del regista Joshua Oppenheimer, “The End”.

Il film, girato anche nei sotterranei incantati della miniera di salgemma di Petralia Soprana, narra la storia di una facoltosa famiglia che, dopo essere sopravvissuta ad un’apocalisse, trova rifugio in un bunker sotterraneo. Le riprese, iniziate in Irlanda nel marzo 2023 e proseguite in Italia e Germania, trovano vita nel primo trailer diffuso in rete proprio il 4 novembre. In attesa di capire quando lo vedremo in Italia, dunque, la nuova pellicola è destinata inequivocabilmente a tramutare il giacimento minerario in un luogo cult del turismo mondiale. Il regista, già nominato due volte agli Oscar con “The Act Of Killing” nel 2012 e “The Look Of Silence” nel 2014, si cimenta questa volta in un musical toccante e umano.

Un racconto ammonitore urgente e indimenticabile, una storia post apocalittica su una ricca famiglia che vive in una miniera di sale trasformata in una lussuosa casa. La terra intorno a loro è stata apparentemente distrutta, ma il figlio non hai mai visto il mondo esterno. Quando una ragazza appare all’ingresso del bunker, l’equilibrio della famiglia è minacciato. Il “silenzio”, avvolge e custodisce il candore di un mondo surreale scelto ad hoc nei livelli della miniera madonita. E mentre sono confinati all’interno del rifugio, alla ricerca di modi per occupare le loro vite, di tanto in tanto scoppiano a cantare. Tra i protagonisti, gli attori Tilda Swinton, George MacKay, Moses Ingram, Bronagh Gallagher, Tim MeInnerny e Lennie James. Nel cast, anche Michael Shannon, attore statunitense candidato per due volte ai premi Oscar come miglior attore non protagonista, nel 2009 con “Revolutionary Road” e nel 2017 per “Animali notturni”. Il film, è stato presentato in anteprima assoluta il 31 agosto 2024, al “Telluride Film Festival”, in Colorado. La sceneggiatura, è di Joshua Oppenheimer e Rasmus Heisterberg, con canzoni di Joshua Schmidt e Joshua Oppenheimer.

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