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Siccità, Geraci Siculo in “zona rossa”: più foraggio per gli allevatori

Il Dipartimento regionale dell’Agricoltura ha inserito in “zona rossa” il comune di Geraci Siculo, nell’ambito degli aiuti, in termini di foraggio assegnato alle aziende, per fronteggiare la carenza idrica e salvaguardare gli allevamenti zootecnici e le produzioni agricole. Vista la deliberazione, con cui è stato dichiarato lo stato di crisi e di emergenza regionale, fino al 31 dicembre 2024, per interventi d’aiuto agli allevatori colpiti dalla siccità, il commissario delegato alla realizzazione degli interventi necessari per gestire la crisi, Dario Cartabellotta, su richiesta della stessa amministrazione madonita, ha inserito il comune di Geraci Siculo in “fascia protetta”.

In relazione all’intensità del danno, correlato alle precipitazioni rilevate dal Sistema informativo agrometeorologico siciliano, il territorio regionale è stato suddiviso in tre classi, a cui corrispondono altrettante classi di intensità di aiuti, in termini di foraggio assegnato alle aziende agrozootecniche. In un primo momento, il borgo madonita, era stato “dirottato” in zona arancione, ma l’intervento decisivo del primo cittadino, Luigi Iuppa, ha sbloccato la questione.

“Il nostro territorio – si legge nella nota inviata al dirigente generale del Dipartimento regionale dell’Agricoltura – accoglie parecchie aziende agrozootecniche che si trovano al confine di zone identificate come ‘zona rossa’, per cui vi sono aziende che beneficiano dell’intensità massima di aiuti, ed aziende del comune di Geraci Siculo, confinanti con queste ultime che, pur appartenenti ad un’area che ha subito scarse precipitazioni, subiscono una decurtazione del 50 per cento degli aiuti, in termini di foraggio assegnato, sulla base di un pluviometro ubicato in una zona remota da quella in cui insistono la maggior parte delle nostre aziende”.

Proprio ieri, 1 ottobre 2024, il commissario delegato alla crisi, Dario Cartabellotta, con un provvedimento, ha rideterminato le varie classi d’aiuti, accogliendo la richiesta del primo cittadino madonita. “Ringraziamo il Dipartimento per aver riconosciuto le esigenze manifestate dai nostri agricoltori e allevatori – ha commentato Luigi Iuppa – gli interventi contribuiranno ad alleviare lo stato di crisi e a mantenere gli inserimenti delle aziende nel territorio. Sui rilievi delle Madonie, quindi nelle aree a maggior concentrazione zootecnica, si sono registrati minori valori di precipitazioni. A causa del perdurare della siccità, sin dalla fine del mese di maggio, le aziende sono state costrette ad acquistare fieno e mangimi a proprie spese. Inoltre – conclude Iuppa – la situazione si è ancor più aggravata, in considerazione del fatto che, nei mesi scorsi, non si è potuto procedere all’usuale trebbiatura, confezionamento e stoccaggio del fieno, a causa della prolungata siccità che ha compromesso i raccolti”. In “zona arancione”, tra gli altri, i comuni di Castelbuono e San Mauro Castelverde. Il provvedimento, verrà pubblicato per esteso sul sito della Regione Siciliana.

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