Cronaca

Respinto il ricorso delle associazioni ambientaliste, via libera al FlyEye

La Prima sezione del Tar Palermo, presieduta dal presidente Salvatore Veneziano, relatrice il Consigliere Maria Cappellano, ha respinto l’istanza cautelare delle associazioni ambientaliste contro la realizzazione dell’osservatorio FlyEye su Monte Mufara. Il tribunale amministrativo, ha rilevato in particolare che: “ad una sommaria cognizione propria della fase cautelare – e a prescindere dagli ulteriori profili in rito eccepiti – la consistenza dell’eccezione di irricevibilità per tardiva impugnazione della determinazione del Suap del 23 maggio 2023 preclude l’esame del fumus boni iuris, in quanto – scrive il giudice – le ricorrenti hanno avuto conoscenza di tale provvedimento conclusivo, che sostituisce ad ogni effetto tutti gli atti di assenso (v. art. 20 l.r. n. 7/2019), quantomeno dall’invio degli atti di diffida (gli ultimi, in atti, di novembre 2023 e di gennaio 2024). Inoltre, si continua a leggere nell’ordinanza “il (pure censurato) nulla osta reso espressamente dall’Ente Parco … non appare idoneo a riaprire i termini per l’impugnazione”. Insomma, il ricorso delle associazioni è arrivato oltre i termini previsti dalla legge, per cui non si può entrare nel merito.

A comunicarlo è l’avvocato Girolamo Rubino, incaricato dall’Ente Parco delle Madonie, dopo l’emissione, da parte del presidente del Tar di Palermo, del decreto cautelare che il 4 settembre scorso aveva di fatto bloccato l’avvio dei lavori, e la cerimonia di inaugurazione, prevista per il 6 settembre. Il decreto cautelare era stato emesso in seguito ad un ricorso che Legambiente Sicilia, in testa ad un gruppo di associazioni ambientalista, aveva proposto ricorso innanzi al Tar Palermo per chiedere l’annullamento dei provvedimenti rilasciati dal Suap Madonie Associato nel maggio 2023 e dall’Ente Parco delle Madonie nel maggio 2024, per la realizzazione  dell’osservatorio astronomico sulla sommità del Monte Mufara, sito che ricade all’interno del Parco delle Madonie.

In vista dell’udienza per la trattazione della domanda cautelare, l’avvocato Rubino ha eccepito preliminarmente la tardività e l’inammissibilità del ricorso poiché il vero e proprio provvedimento autorizzatorio rilasciato dal Suap madonita, era stato rilasciato nel maggio 2023 e la Legambiente ne era venuta certamente a conoscenza almeno nel mese di novembre dello stesso anno. Allo stesso tempo, il difensore dell’Ente Parco ha rilevato anche che, contrariamente alle tesi delle associazioni ambientaliste, il progetto dell’osservatorio astronomico risulta compatibile con i vincoli vigenti all’interno del Parco delle Madonie ove è espressamente consentita la realizzazione di strutture destinate alla ricerca scientifica. Nel giudizio si sono costituite anche la Sosvima, che gestisce il Suap Madonie Associato, l’Amministrazione regionale e l’Agenzia Spaziale Italiana, le quali anch’esse hanno sollevato l’eccezione di tardività del ricorso.

Il Tar Palermo, in accoglimento delle tesi e delle eccezioni dell’avvocato Rubino in rappresentanza dell’Ente Parco e delle altre Amministrazioni intervenute in giudizio ha respinto la domanda cautelare delle associazioni ambientaliste. Per effetto dell’ordinanza del Tar Palermo i lavori per la realizzazione dell’osservatorio potranno essere avviati regolarmente. Non si escludono però, anzi sono più che probabili, ulteriori iniziative legali del fronte ambientalista per bloccare l’opera. Per le associazioni infatti rimangono in piedi le questioni di merito sulle quali il Tar non si è pronunciato e hanno già annunciato che nei prossimi giorni saranno valutate le ulteriori azioni da intraprendere, compreso il ricorso alla Corte di Giustizia Europea per violazione della Convenzione di Aarhus e del diritto comunitario su ambiente e partecipazione,

IL COMMENTO DEL MINISTRO URSO
“La decisione del Tar sblocca un progetto strategico per la politica spaziale europea, riconoscendo la piena correttezza dell’operato del governo. Avanti sulla strada dello sviluppo, l’Italia è in campo, grande attore anche nello spazio. Ho già comunicato al direttore Esa, Aschbacher la buona notizia che consentirà alla Sicilia di avere un’opera così significativa, frontiera della nuova tecnologia per l’osservazione dello Spazio». Questo il commento a caldo del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso appresa la notizia dell’ordinanza del Tar che, di fatto da il via libera ai lavori per la realizzazione del FlyEye”.

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