In occasione della festa di Maria Santissima di Gibilmanna (patrona della Diocesi di Cefalù) che si è svolta ieri (domenica 1 settembre) nel Santuario ubicato sopra Cefalù, è stata la comunità di Gangi ad offrire l’olio che per un anno alimenterà la lampada votiva. La cerimonia, nel corso della Solenne Liturgia, è stata presieduta dal vescovo di Cefalù monsignor Giuseppe Marciante. Ad accendere la lampada, posta ai piedi della Madonna di Gibilmanna, è stato il sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello. Numerosi i fedeli che hanno accolto il simulacro della Vergine e preso parte alla processione e alla celebrazione Eucaristica. Presenti le 12 confraternite gangitane, il presidente del consiglio comunale Concetta Quattrocchi, la giunta e consiglieri i comunali di Gangi. Ad allietare la festa la banda musicale e i tamburinara di Gangi.
Un profondo legame quello che lega la comunità di Gangi con la Madonna di Gibilmanna basti pensare che ogni anno, il venerdì notte che precede la festa, decine di fedeli percorrono a piedi il Cammino da Gangi al Santuario. Un pellegrinaggio lungo un percorso che si snoda per circa 38 chilometri attraversando i comuni di Geraci Siculo e Castelbuono fra tratti su strada asfaltata e su sterrato e all’interno di boschi sino a raggiungere le pendici di Pizzo Sant’Angelo dove si trova, appunto, il Santuario dedicato a Maria Santissima di Gibilmanna. Il sindaco Ferrarello nell’affidare la sua comunità nelle mani di Maria Santissima di Gibilmanna ha voluto ringraziare il vescovo Marciante e tutta la comunità ecclesiale, i frati cappuccini, il guardiano del santuario padre Antonio Raimondo, il Comitato gangitano della festa, i parroci don Giuseppe Amato, don Massimo Alfonzo, padre Cataldo Manzone ma anche i sindaci e amministratori presenti e le autorità civili e militari.