Buona la prima. Grande partecipazione ieri al primo appuntamento della quattordicesima edizione delle Notti Clandestine. La kermesse si svolge presso Villa “Niccolò Palmeri” di Termini Imerese. Ad aprire l’evento, la presentazione del libro di Martino Grasso “Bagheria fra mostri e viaggiatori. Resoconti dei diari di viaggio pubblicati dal ‘700 al 1900” (Plumedia Edizioni). Subito dopo è stato presentato il numero speciale della rivista Sicilia: l’isola del Tesoro edita dall’OPTM (Osservatorio Politica Turistica Mediterranea) guidato da Agostino Porretto, ex direttore generale dell’assessorato regionale al Turismo, (ha dialogato con l’autore Gaetano Basile). “Questo è un libro che nasce da lontano, circa 25 anni fa. L’idea era quella di raccogliere quanti più resoconti dei viaggiatori che erano transitati da Bagheria – commenta Martino Grasso – Dal lavoro è venuta fuori una città inedita che la storia non conosce, perché i viaggiatori che arrivavano nel comune siciliano, vedevano le ville e poi scrivevano dei diari di viaggio che pubblicavano nei loro paesi. Nell’arco di circa un ventennio ho raccolto circa 180 libri di diari di viaggiatori e ho avuto anche la fortuna di averli tradotti”.
“Come al solito ci sono tante novità: pezzi dedicati alla Sicilia di ieri e di oggi, dal punto di vista archeologico, commerciale e non solo – dice Gaetano Basile – In questo numero ho scritto un pezzo sui vini di Calauris e Sambuca di Sicilia. La Sicilia nasconde misteri affascinanti. Ci sono ancora oggi tante cose da scoprire”. “Il numero è completamente più arricchito rispetto ai precedenti. Sono trattate problematiche e argomenti di gran interesse attuale – spiega Agostino Porretto – Di Termini Imerese ci siamo occupati del Monte San Calogero e dell’ape nera. Raccontiamo determinate scoperte o ricordi sul vino e l’uva passa e una serie di problemi nel settore archeologico. Il numero – aggiunge Porretto – vuole rappresentare la necessità di dare ai siciliani la forza di reagire per uscire da questa situazione di periferia di un sistema economico europeo. Noi non siamo periferia – conclude – ma il punto di riferimento fondamentale della civiltà occidentale. Dobbiamo recuperare questo ruolo e diventare i maestri della formazione culturale del popolo euromediterraneo”.
La serata si è conclusa con la proiezione di Un mondo sotto social de “I Soldi Spicci” (regia di Claudio Casisa e Andrea Vitrano). Premio Speciale Gatto Barlacio all’architetto Domenico Targia (direttore del Parco Archeologico di Himera, Solunto e Monte Iato). “Svolgere attività di promozione, valorizzazione e divulgazione del Parco Archeologico per me è un atto dovuto – dice Domenico Targia – Ricevere un premio dalla città di Termini Imerese mi lusinga e mi fa “ricaricare” le batterie per continuare a fare il mio mestiere: dirigere una struttura complessa come il Parco Archeologico di Himera, un sito molto vicino alla città che, fino a qualche periodo fa, era lontano dalla percezione di “possedere” come bene culturale”. Sui risultati della tredicesima campagna di scavi archeologici presentati nei giorni scorsi aggiunge: “L’università Svizzera di Berna è da più di un decennio che lavora nel nostro Parco. Abbiamo introdotto un’innovazione metodologica: scavare di notte e studiare di giorno, mentre prima avveniva il contrario. Ci siamo dotati di attrezzature affinché ciò avvenisse. Quindi, una nuova tecnica, un nuovo modo di agire”.