Un nostro lettore l’aveva definita un “reperto archeologico”. Qualcun altro, invece, si chiedeva come in una via principale di collegamento ad uno svincolo autostradale, potesse perdurare una voragine in piena carreggiata così a lungo. Per anni, tanti anni. È la storia dell’improvviso “baratro” generatosi nella provinciale 138, nei pressi di Irosa. Nonostante numerose opere di riparazione del manto stradale, un grave ostacolo in un punto cruciale per la sicurezza degli automobilisti, è rimasto lì per tanto tempo e ben custodito tra le rosse e sgargianti transenne di protezione. Abbiamo contattato la Città Metropolitana di Palermo e chiesto delle spiegazioni.
“Cercheremo di adoperarci nel breve tempo possibile – ha commentato Elio Venturella, ingegnere direzione viabilità – è in atto una progettazione per l’intervento, un punto abbastanza complicato che necessita di essere attenzionato minuziosamente”. Serviranno circa 400 mila euro e i lavori di ripristino verranno eseguiti con fondi della stessa Città Metropolitana: “Non effettueremo nessun bando di gara – continua Venturella – agiremo con la nostra impresa tramite accordo quadro, una voragine molto profonda. Speriamo di riuscire ad intervenire entro qualche mese”. Intanto, ormai da qualche giorno, è stata ripristinata una prima parte del manto stradale nel tratto che dallo svincolo di Tre Aree procede verso Irosa. “Esprimo gratitudine per l’intervento effettuato dalla Città Metropolitana di Palermo – spiega il sindaco di Blufi Calogero Puleo – rimane tanto altro da fare, soprattutto in un punto abbastanza delicato. Le attenzioni non sono mai mancate, in atto un costante e proficuo dialogo con l’Unione dei Comuni, la Città Metropolitana e l’assessorato per le infrastrutture”.