Cronaca

Ogni anno 500 abitanti in meno, alte Madonie a rischio desertificazione

Un salasso lento, ma inesorabile: dal 2000 ad oggi i nove comuni del Distretto Sanitario di Petralia Sottana hanno perso più di 8.000 persone. Un’odissea sempre più buia e profonda che sembra non trovare fine. Gangi, Geraci Siculo, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Castellana Sicula, Polizzi Generosa, Blufi, Bompietro e Alimena piangono un’emorragia senza precedenti. Bassissimo numero di nuovi nati, residenti in fuga dalle aree interne e ricambio generazionale pressoché nullo.

Stando ai dati acquisiti dall’Istat nell’aprile di quest’anno, è Gangi il paese che ha subito un numero di perdite maggiori. Da inizio secolo, infatti, il borgo madonita è passato da 7766 residenti a 6015. Situazione catastrofica a Polizzi Generosa, dove si è passati da 4339 anime a 2829. Numeri negativi anche per le Petralie, mille abitanti in meno a Sottana (da 3396 a 2396) e più di 800 abitanti perduti a Petralia Soprana e le sue frazioni (da 3727 a 2898). A Bompietro si contano circa 650 perdite (dai 1802 residenti a 1149 registrati lo scorso aprile) e a Blufi più di 400 (1270 contro 857). 788 “assenze” ad Alimena (2588 gli abitanti registrati ad inizio millennio e 1800 nel 2024) e 952 a Castellana Sicula (3900 contro i 2948 catalogati). 462 gli abitanti persi dal Comune di Geraci Siculo (da 2150 residenti a 1688).

Dati sconcertanti sulle nascite, con un crollo pesantissimo. Dai 59 nati a Gangi nel 2000 ai 15 registrati da inizio anno ad aprile. E se nel 1993 le nascite furono 79, nel 2017 solo 37. Una sola nascita a Bompietro, Blufi e Geraci nei primi quattro mesi del 2024. Da 39 a 7 a Polizzi Generosa e da 38 a 3 a Petralia Soprana. Cinque i nati registrati a Petralia Sottana contro i 24 del 2000. Trend negativo anche ad Alimena con sole due nascite registrate e a Castellana Sicula, dai 31 neonati venuti alla luce nel 2000 ai 7 di quest’anno. Per un totale di 42 nati nei primi 4 mesi del 2024 in tutti e 9 i Comuni delle alte madonie. Una vera e propria marea rovinosa per l’intero territorio madonita che ogni anno perde più di 500 persone.

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