Una nota ufficiale per raccontare una situazione complessa che si sta vivendo all’interno del consiglio del Parco delle Madonie. E’ quella firmata dal sindaco di Castellana Sicula Franco Calderaro, dal sindaco di Petralia Soprana Pietro Macaluso e dall’assessore del comune di Polizzi Generosa Gaetano Bellavia. L’argomento è importante e riguarda il cartellino giallo emesso dai commissari dell’Unesco in merito alla permanenza dell’Ente Parco nel prestigioso circuito dei siti Geopark riconosciuti dall’UNESCO. I due primi cittadini e l’assessore, dunque, hanno scritto al presidente e alla Giunta dell’Unione Madonie, ai sindaci dell’Ente Parco e dei comuni Geopark Madonie, all’amministratore unico della Sosvima, al presidente della Regione e all’assessore regionale del territorio, alla commissione italiana Unesco, al Global Geoparks Network e al Comitato Nazionale dei Geoparchi Italiani Unesco. “Da oltre un anno stiamo vivendo un consiglio, quello del Parco, completamente esautorato – si legge nella nota – Un consiglio che non può legittimamente e istituzionalmente ascoltare, conoscere e concorrere a determinare autorevolmente le politiche relative al Geopark Madonie, soprattutto sule ispezioni del Comitato Internazionale Unesco che vedono il Parco delle Madonie sotto osservazione con il rischio di essere depennato dalla lista Unesco”. E per questo i tre rappresentanti istituzionali, attaccano: “Non capiamo perché non sia stato convocato il Consiglio dell’Ente Parco delle Madonie, allargato anche ai sindaci degli altri Comuni del Geopark e al Presidente del Gal, per affrontare la discussione sulla visita ispettiva dei commissari Unesco e sul cartellino giallo emesso per il mantenimento dei requisiti finalizzati alla validazione”. Ma non solo, aggiungono Calderaro, Macaluso e Bellavia: “Eppure, al contempo, si organizzano riunioni informali, come l’ultima, in ordine di tempo, avvenuta il 19 giugno. Si nega tutto il potere al Consiglio, ma si svolge una riunione informale conferendo a questa tutti i poteri decisionali. Si è voluto intraprendere e proseguire unilateralmente a tappe forzate su una delicata vicenda, senza ritenere normale, oltre che legittimo, rispettare la rappresentanza dei sindaci del nostro comprensorio che in quel Consiglio si esprimono, indirizzano e deliberano in tal senso in ragione delle questioni da affrontare collegialmente”.
La replica è affidata al commissario dell’Ente Parco delle Madonie Salvatore Caltagirone: “Senza alcuna polemica, come impone il mio ruolo di commissario – dice – mi dispiace leggere della posizione assunta dai comuni di Polizzi Generosa, Petralia Soprana e Castellana Sicula, in ordine all’azione portata congiuntamente avanti dal Parco e dal Gal per il raggiungimento dell’ormai noto cartellino verde. Una posizione davvero incomprensibile atteso che i regolamenti fino a quando sono in vigore vanno rispettati. Il perimetro istituzionale del Consiglio del Parco abbraccia 15 comuni, il Geopark 22. Ogni eventuale delibera, in materia di Geopark per il relativo potenziamento e perfezionamento, non avrebbe titolarità in quanto violerebbe il democratico principio di rappresentatività. In quest’ottica, appena mercoledì scorso si è tenuta un’assemblea, voluta dal Gal e dal Parco, e sono stati convocati i 22 comuni che rientrano nel Geopark, durante la quale si è illustrato il percorso intrapreso e si sono discussi alcuni punti importanti per il futuro. Spiace rilevare, invece, che solo 3 comuni su 22, hanno comunicato la volontà di non partecipare all’assemblea. Sarebbe stato più utile partecipare al tavolo di lavoro. Noi siamo sempre pornti a un serio e costruttivo confronto”