Con la conquista della salvezza, raggiunta con una giornata d’anticipo, il Geraci ha staccato il biglietto che garantisce la permanenza nell’élite del calcio siciliano. Bagaglio in stiva e poltrona ben disposta in prima classe direzione prossimo campionato di Eccellenza. Una stagione dai due volti, con tanta sofferenza, ma con una permanenza in categoria centrata e ben custodita in cassaforte. Truppa granata uscita indenne dai colpi delle agguerrite contendenti, sette vittorie e dodici pareggi è il bottino con cui rientra al quartier generale la spedizione del “colonnello” Gaetano Mirto. A due settimane dal “rompete le righe”, a bocce ferme, abbiamo incontrato e intervistato il presidente Francesco Giaconia.

“Annata particolare – spiega il patron del Geraci –, già dalla fine dello scorso campionato avevamo capito di dover rivedere alcune strategie, anche se qualcosa di diverso poteva essere fatto. Purtroppo abbiamo dovuto fare i conti con la ‘procuratite’, abbiamo aspettato e chiarito alcune vicende, questo il motivo principale del ritardo di inizio campionato. Per poter proseguire bisogna che vi siano alcuni fattori imprescindibili, faremo un’attenta analisi, siamo contrari a qualsiasi forma di ‘virus’ che possa condizionare in maniera negativa il mondo del calcio dilettantistico”.

“Noi non abbiamo bisogno di garanti – continua Giaconia -. Siamo stati costretti a intraprendere altre vie, molte società hanno investito tanto, ma con risultati non superiori ai nostri. Inoltre, qualche addetto ai lavori, non appartenente alla nostra società, ha messo in giro voci poco corrette, schierandosi contro il nostro allenatore e provando ad influenzare qualcuno. Un inizio del girone di ritorno importante, anche se qualche decisione arbitrale ha penalizzato il nostro cammino. Bisogna fare attenzione. Alcuni calciatori, per motivi personali, hanno abbandonato la nave, ma abbiamo dimostrato di essere forti contro tutto e tutti. Con Mirto, il nostro condottiero, abbiamo espresso un buon calcio in quasi tutta la stagione, nonostante i parecchi infortuni. Il nostro staff è stato messo sotto accusa, ma qualcuno è arrivato con precarie condizioni fisiche. Da rivedere il mercato invernale – conclude Giaconia – c’è stata qualche scelta un po’ avventata, ma alla fine è andata bene. Questa squadra poteva essere salvata soltanto dal nostro tecnico”.