Verbumcaudo debutta al Vinitaly di Verona, il salone internazionale del vino e dei distillati che fino al 17 aprile farà incontrare a Verona eccellenze produttive di tutto il mondo. I soci della cooperativa madonita partecipano alla manifestazione insieme alla “collettiva” Irvo, l’Istituto Regionale Vini e Oli di Sicilia, e porteranno nella capitale del vino non solo degustazioni aperte al pubblico e agli addetti ai lavori ma anche la potente storia sociale che sta dietro l’etichetta delle magnifiche produzioni biologiche del bene confiscato alla mafia, ricco di memoria e visionari progetti di sviluppo comunitario.
Per l’occasione, all’interno della hall istituzione del Padiglione Sicilia, sono state presentate due tipologie di spumante con metodo italiano a base Catarratto raccolto nella vendemmia 2023 dal vigneto di Verbumcaudo, e prodotto da Irvo con il quale la cooperativa sociale collabora attivamente, in un partenariato che vede coinvolto il Consorzio Madonita per la Legalità e lo Sviluppo.
Dopo gli appuntamenti fuorisalone di “Vinitaly and the city” con la partecipazione al talk “Viticoltura eroica siciliana” nel Cortile del Mercato Vecchio di Verona, le testimonianze dei soci della cooperativa Verbumcaudo saranno protagoniste martedì 16 aprile alle ore 10, presso la sala conferenze-Palaexpo Masaf, in occasione della presentazione del volume “In viaggio tra le cantine cooperative. Vino, racconti, territori”. Il volume rappresenta un vero proprio viaggio lungo il Paese e mette in luce il ruolo fondamentale della cooperazione nel patrimonio vitivinicolo nazionale: con quasi 5 miliardi di euro di fatturato, infatti, le 380 cooperative associate all’Alleanza delle Cooperative Italiane, di cui è parte anche Confcooperative, incidono sul valore della produzione vinicola italiana per oltre il 40%, un dato che arriva al 58% se misurato sulla quantità.
Sempre martedì 16 aprile alle ore 10, presso la sala istituzionale hall meeting del padiglione Sicilia, si terrà la presentazione del libro curato da G.R.A.S.P.O., Gruppo di Ricerca Ampelografica per la Salvaguardia e la Preservazione dell’Originalità e la biodiversità viticola, “100 custodi per 100 vitigni, la Biodiversità Viticola in Italia” tra le cui pagine è possibile ritrovare i volti di chi lavora tra i filari e il racconto della nascita della “Banca del germoplasma viticolo siciliano”, un vigneto-collezione realizzato dall’Irvo nel feudo di Verbumcaudo che conta oltre 30 varietà di vite antiche recuperate dal Dipartimento Regionale dell’Agricoltura con un apposito progetto. Il vigneto impiantato nel 2014 e intitolato sindacalista corleonese ucciso dalla mafia Placido Rizzotto, ha un duplice scopo: conservazione della biodiversità viticola e verifica delle potenzialità produttive di questi antichi vitigni negli ambienti della collina interna siciliana. “Un’occasione di promozione territoriale e di attivazione di nuovi legami e dialogo con una platea internazionale interessata a conoscere cosa si muove intorno ai vigneti madoniti – hanno detto dalla cooperativa -, lì dove i “contadini del futuro” operano una vendemmia che unisce agricoltura biologica, missione sociale e attivismo civico”.