A seguito dell’ultima seduta del Consiglio dell’Unione delle Madonie, che si è tenuta lo scorso 22 marzo a Geraci Siculo, è stato stilato e sottoscritto dall’intera Giunta Municipale dell’Unione, dalla totalità dei sindaci e dalla quasi totalità dei consiglieri dell’Unione, un documento politico con il quale, di fatto, si rivolge un invito all’amministratore unico di So.Svi.Ma., Alessandro Ficile, a ritirare le dimissioni dal ruolo di Coordinatore Tecnico dell’Unione delle Madonie.
Le dimissioni di Ficile risalgono al 25 gennaio scorso, data in cui doveva svolgersi la seduta del Consiglio dell’Unione convocata per apportare le modifiche necessarie allo statuto al fine di proseguire nell’iter amministrativo volto a consentire all’organo sovracomunale di ottenere il riconoscimento di “organismo intermedio” e quindi, di poter programmare e gestire direttamente le progettualità e i fondi della Snai. Dopo aver constatato la mancanza del numero legale, Alessandro Ficile comunicò con una nota le sue dimissioni. La modifica dello statuto venne successivamente varata, all’unanimità dei presenti, nel corso della seduta del 31 gennaio 2024.
L’orientamento praticamente unanime, come testimoniato dal documento politico sottoscritto a seguito dell’ultima seduta del Consiglio dell’Unione è quello di continuare ad avvalersi del supporto tecnico di So.Svi.Ma. e della professionalità di Ficile, nei confronti del quale si rinnova la stima e la fiducia, respingendo con forza qualsiasi tentativo di offuscare o denigrare l’importante lavoro svolto in questi anni. QUI DI SEGUITO IL TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO
Unione dei Comuni Madonie – Documento politico sulle dimissioni del Coordinatore Tecnico per l’attuazione della Strategia per le Aree Interne Madonie.
Come comunicato nel corso del Consiglio dell’Unione Madonie, tenutosi a Geraci Siculo, in data 22 marzo u.s. e come concordato con i colleghi sindaci in quella sede, si redige il presente documento inerente l’oggetto.
Viviamo un tempo molto difficile, caratterizzato da un forte disagio sociale, da una evidente e crescente insoddisfazione diffusa. La mancanza di lavoro, la carenza dei servizi, dalla Sanità, ai trasporti, alle infrastrutture, alimenta nei cittadini che vivono i nostri territori un forte senso di vuoto e di abbandono. A ciò si aggiunge il fenomeno dello spopolamento, che seppure coinvolga l’Italia e l’Europa tutta, viene percepito spesso come diretta conseguenza di un sistema che sta venendo giù, un pezzo alla volta. E forse è vera anche questa considerazione, perché se a mancare sono i servizi essenziali, allora immaginare di vivere ed investire nei territori delle aree interne, diventa una sfida difficile, e dunque l’unica soluzione praticabile rimane quella di andare via.
In questo contesto la variabile tempo rappresenta una grandezza importantissima, strategie e misure programmate per un determinato tempo rischiano l’insuccesso se attuate in tempi successivi. In questo contesto, i Sindaci e le Amministrazioni locali rappresentano sempre di più un riferimento importante per le nostre Comunità. A questo si aggiunge che la politica non sempre è capace di gestire adeguatamente i fenomeni di crisi e programmare in modo strategico le possibili soluzioni.
Ecco che i Sindaci rappresentano, ancora di più, l’unico riferimento credibile per i nostri cittadini, gli unici con cui potersi confrontare, a cui affidare le proprie preoccupazioni, e di contro gli unici a cui caricare tante, troppe responsabilità, anche quelle che appartengono ad altri. Non è facile amministrare così, eppure nessuno di noi si è mai sottratto alle proprie responsabilità.
Non si esagera quando si afferma che, oggi, Sindaci ed Amministratori locali, rappresentano la vera forza di resistenza al declino e all’abbandono dei nostri territori. In questi anni, grazie alle capacità di quanti hanno amministrato il nostro territorio, è stato possibile gestire al meglio le risorse nazionali e comunitarie, favorendo numerose opportunità per coloro che hanno voluto investire in questo territorio, tracciando così un percorso di sviluppo non affatto scontato. Un percorso che deve essere ulteriormente sostenuto, nel quale devono ulteriormente radicarsi i servizi essenziali e di cittadinanza per consentire nuovi insediamenti di giovani ed imprese nel nostro territorio.
Il lavoro paziente e costante che è stato fatto ha saputo sempre favorire la unitarietà di azione, superando le naturali tensioni politiche, le logiche di appartenenza, nell’interesse del nostro comprensorio. Ed è in questo modo che le diverse istituzioni madonite, So.Svi.Ma. in particolar modo, hanno rappresentato e rappresentano per tutti noi un riferimento importante.
Oggi, una funzione centrale nella Amministrazione del nostro Territorio è assunta dalla Unione Madonie. Un organismo plurale e rappresentativo delle nostre Comunità. Un organismo che ha saputo e dovuto attuare le politiche di Strategia per le Aree Interne e che negli anni si è accresciuta anche della partecipazione di nuove realtà locali. L’Unione è anche quello strumento politico attraverso il quale, in una logica di costante e costruttiva dialettica, è possibile esercitare quella rappresentanza politica necessaria per amministrare al meglio le nostre Comunità. Ed è con queste finalità e con rinnovato impegno che vogliamo e dobbiamo andare avanti, in una logica di continuità che significa mantenere lo stesso impegno, la stessa partecipazione e la stessa determinazione nel risolvere le questioni aperte, ricercando soluzioni condivise; che significa anche mantenere e rafforzare la fiducia nei confronti degli organismi tecnici e dei loro validi rappresentanti che in questi anni non hanno mai fatto mancare il loro indispensabile supporto, consapevoli, al contempo, che per organizzare al meglio una azione amministrativa sempre più efficace, che per rilanciare il ruolo politico e amministrativo dell’Unione, occorre rafforzare e articolare sempre meglio la organizzazione delle nostre Istituzioni, e ciò soprattutto rispetto alle nuove e gravose sfide che ci attendono.
L’area madonita è stata da sempre guardata dagli organismi esterni come un’area in grado di programmare e gestire risorse, area attrattiva per i comuni maggiormente distanti. In questo solco si inserisce la nuova governance dell’Unione nell’autunno scorso, in un solco di continuità politica, amministrativa e tecnica, facendo tesoro delle esperienze positive provenienti dal passato che tutti abbiamo contribuito a determinare e volti a governare i processi futuri, avendo la capacità, con il contributo di tutti, di distinguere le azioni che hanno dato risultati positivi da quelle che hanno dato risultati parziali, analizzandone le motivazioni e riprogrammandole alla luce delle analisi effettuate.
Forti del lavoro portato avanti sino ad oggi, dell’impegno e della dedizione profusi in questi anni, invitiamo tutti ad analizzare in maniera lucida ed oggettiva l’operato di So.Svi.Ma., del suo Amministratore, come di tutti coloro che in questi anni hanno assunto ruoli di responsabilità nel nostro Territorio.
Si auspica, da parte di tutti gli attori coinvolti, che il dibattito politico sia riportato sul piano programmatico e propositivo nell’intento di migliorare sempre di più la qualità dei processi decisionali, della comunicazione interna ed esterna e del grado di partecipazione.
Il coordinamento e supporto tecnico di So.Svi.Ma. e del suo Amministratore Unico risultano indispensabili per completare la Strategia 2014/2020 e per l’attuazione della Strategia 2021/2027, che vedrà l’individuazione da parte delle Regione dell’Unione Madonie quale Organismo Intermedio, vera sfida della nuova programmazione e pertanto si invita il coordinatore tecnico a ritirare le proprie dimissioni e riprendere il lavoro fin qui svolto in armonia e sinergia con l’intero concerto territoriale.
Questo è il tempo in cui ciascuno di noi deve far proprio quell’alto senso di responsabilità e di maturità assolutamente necessari per garantire una amministrazione del territorio che sia rispondente alle esigenze delle nostre Comunità. Lo dobbiamo ai sacrifici e all’impegno assunti in questi anni, ma lo dobbiamo soprattutto ai nostri concittadini e ai nostri figli, che su di noi ripongono tante speranze.
Condizione necessaria è un territorio unito, pur nella diversità delle singole posizioni e una totale sinergia tra la nuova giunta e la governance dell’Unione. Unità necessaria per far valere politicamente le ragioni di un territorio molto vasto nei confronti degli interlocutori regionali, con un rinnovato protagonismo politico conseguente e necessario alla inedita sfida di prospettiva che abbiamo innanzi con l’avvio della stagione del ciclo di programmazione 2021-2027 finalizzato al perseguimento degli obiettivi da realizzare nell’interesse comune di tutto il territorio e delle comunità che vi risiedono.
Geraci Siculo 24 marzo 2024
La Giunta dell’Unione Madonie:
Iuppa Luigi, Cascio Tiziana, Catanzaro Marcello, Guccione Antonino, Ferrarello Giuseppe, Panzarella Michele, Scrivano Giuseppe.
Firmato I Sindaci dell’Unione Madonie:
Calderaro Francesco, Carapezza Rosario, Cicero Mario, Conti Angelo, Cortina Giuliano, D’Anna Piercalogero, Di Carlo Salvatore, Fiore Franco, Immordino Maria Paola, Librizzi Gandolfo, Mesi Antonio, Montesano Giuseppe, Macaluso Pietro, Muffoletto Giuseppe, Musotto Pietro, Polito Pietro, Puleo Calogero, Solazzo Giuseppe.
Firmato Il Presidente del Consiglio dell’Unione
Prestianni Andrea.
Firmato i Consiglieri del’Unione Madonie:
Di Natale Paola, Gattuso Calogera, Miceli Antonino, Alia. Dolce Filippo, La Corte Salvatore, Pecoraro Giuseppe, Aliminusa. Abbate Domenico, Gulino Domenica, Porrà Ivan, Blufi. Albanese Maria Angela, Mannone Giorgio Maria, Sabatino Giuseppe, Bompietro. Buzzanca Ivana, La Rosa Giovanni, Siragusa Linda, Caccamo. Siragusa Mariano, Teresi Iolanda, Caltavuturo. D’Ippolito Maria Enza, Castelbuono. Di Gangi Gabriele, Giacomarra Enza, Migliore Massimiliano, Castellana Sicula. D’Agostaro Cinzia, La Placa Maurizio, Testaiuti Michele, Collesano. Barreca Francesca, Lo Pizzo Giandomenico, Spitale Giuseppe, Gangi. Maggio Ilenia, Piscitello Girolamo, Scancarello Gaetano, Geraci Siculo; Lombardo Antonietta, Gratteri. Alleca Salvatore, Pintavalle Domenico, Isnello. Cavaleri Antonella, Galbo Alessandro, Mesi Margherita, Montemaggiore Belsito. Librizzi Francesca, Macaluso Giuseppe, Petralia Soprana. Dino Giuseppe, Tedesco Salvatore, Petralia Sottana. Anselmo Francesco, Curatolo Giovanna, Polizzi Generosa. Cassataro Giuseppe, Musotto Giuliana, Musotto Giulio, Pollina. Frugolino Gaetano, Maisano Giuseppe, Miserendino Giuseppe, Resuttano. Chimento Salvatore, Leone Giuseppe, Scalfani Bagni. Battaglia Antonino, Muscarella Sergio, Scillato. Catania Peppuccio, Leone Rosaria, Runfola Carmelo, Valledolmo. Cammarata Rosariela, Ognibene Benedetto, Vullo Letizia, Vallelunga Pratameno. Bordenga Giuseppe, Diliberti Calogero Massimiliano, Schillaci Rosetta, Villalba.