Durante il Consiglio Comunale dello scorso 1 marzo è stata votata dai sette consiglieri comunali del nuovo gruppo consiliare “Liberi Insieme” la mozione di sfiducia al Sindaco di San Mauro Castelverde Giuseppe Minutilla (già dimissionario), l’atto mette fine alla profonda crisi politica che ha attraversato il Comune madonita. Alla seduta erano presenti solo i sette consiglieri di Liberi Insieme, nuovo gruppo consiliare nato di recente a seguito della separazione da “SiAmo San Mauro-Minutilla Sindaco”, unica lista presentatasi alle scorse elezioni del 2020.
I consiglieri di Liberi Insieme puntano il dito contro Minutilla accusandolo di aver alimentato “una campagna diffamatoria per screditare i propri consiglieri che presero le distanze da lui già nel febbraio 2023. Minutilla – scrivono i consiglieri – ci accusa di essere stati assenteisti e di esserci distaccati solo per convenienze e vendette personali. Egli tenta di offuscare la verità e le menti della popolazione maurina e del circondario. I motivi della spaccatura, di grave entità, sono emersi durante la seduta consiliare, durante la quale abbiamo replicato alla lettera allegata alle dimissioni del Sindaco. Vale la pena ricordare che le dimissioni sono state presentate solo dopo alla presentazione dell’istanza di mozione e dopo quasi due mesi della costituzione del gruppo consiliare Liberi Insieme, giustificandole con “l’impossibilità di amministrare dovuta alla perdita della maggioranza”.
“Questo ha dimostrato ulteriormente che l’arma migliore dell’ormai ex Sindaco è stata la fuga, accompagnata dalla campagna denigratoria, poiché ancora una volta con le sue dimissioni, Minutilla ha scelto di non dare le reali spiegazioni alla cittadinanza, scegliendo di non confrontandosi con il consiglio, facendo registrare la sua assenza durante l’ultima seduta consiliare.”
I consiglieri del nuovo gruppo “Liberi Insieme” accusano il sindaco di “atteggiamenti minacciosi e dittatoriali” aggiungendo che “le proposte arrivavano già impiattate irreversibilmente, come la vicenda riguardante l’allocazione delle statue commemorative ai giudici Falcone e Borsellino, se così possono definirsi, vista la totale assenza di somiglianza e che proprio per questo avevano visto il dissenso da parte di tutti i consiglieri. Altra vicenda grave – si legge nella lettera dei sette consiglieri – è stato il processo autorizzativo della nuova attrazione denominata “altalena gigante” che ha visto l’omissione di una delibera di giunta alla pubblicazione e quindi all’esecuzione, dove l’ex vicesindaco Occorso aveva votato sfavorevolmente motivando la sua contrarietà. Proprio per questo la delibera non è mai venuta alla luce ed è stata successivamente depurata e riproposta alla giunta, che stavolta è stata vota all’unanimità, vista l’assenza di Occorso alla seduta. Unitamente alla vicenda i consiglieri di Liberi insieme, avrebbero presentato un’interrogazione consiliare al Sindaco per chiedere il perché questa delibera è stata nascosta, ricevendo solo risposte fuorvianti ed incomplete, mostrando ancora una volta il tentativo di fuga e raggiro della verità. Altro motivo di spaccatura è stato infine il cambiamento di alleanze politiche del Sindaco che, passando dalla sua unica maggioranza alla sua storica opposizione, non ha voluto riconciliarsi per quasi un anno con i sette consiglieri.”
“Lasciamo adesso la facoltà di scelta riguardo ai propri rappresentanti alla popolazione, che da ora in poi sarebbe giusto potesse scegliere tra almeno due liste candidate, come democrazia insegna”, questo è quanto dichiarato in conclusione da Liberi Insieme.