Italia

Gioco, nel 2022 il fisico torna a surclassare l’online. Sicilia quarta regione per spesa

Come ogni anno puntuale è arrivato il Libro Blu 2022, il report sul mondo dei giochi e delle scommesse rilasciato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Il 2022 è stato, come noto, il vero anno della ripartenza dopo le scorie della pandemia. E i dati raccolti rivelano che nell’anno in questione il mondo del gioco ha ripreso a correre forte: la spesa nel settore è stata di 20,5 miliardi di euro, con una crescita forte rispetto al 2021. Ciò si è tradotto immediatamente in un maggior incasso per l’Erario che ha toccato gli 11,2 miliardi di euro rispetto agli 8,4 del 2021: l’incremento totale è stato del +33%.

I dati rispecchiano la realtà di oggi: l’analisi del 2022 conferma che l’80% della spesa registrata è proveniente dalla rete fisica dei giochi e delle scommesse: la spesa qui è di 16,5 miliardi contro i quasi 4 miliardi del gioco online. Significa che il gioco fisico ha registrato di nuovo numeri più alti, a maggior ragione dopo le chiusure del 2020 e del 2021, che sembravano essere state il colpo di grazia sul canale. Il 2022 ha ripristinato la situazione precedente, insomma.  Per il gioco online resta una crescita record nell’ultimo triennio.

Nel Libro Blu informazioni interessanti anche sulle regioni in cui si gioca di più. La Lombardia si conferma primatista anche in questo, dal momento che qui si spendono oltre 3 miliardi. Segue la Campania e immediatamente dietro il Lazio.

Score importanti anche per la Sicilia, che si posiziona al quarto posto tra le regioni in cui si spende di più per il gioco. I numeri non sono quelli delle prime tre della classe né per spesa né per raccolta, ma sono un sintomo di come il gioco sia diventato popolarissimo sull’Isola e di come l’ultimo triennio sia stato fondamentale per la crescita del settore gioco, in particolare per quel che riguarda i casinò ed il betting, particolarmente amato dai giocatori siciliani.

Proprio l’evoluzione del settore nell’ultimo triennio evidenzia una serie di trend che vale la pena analizzare. La crescita di cui sopra è stata evidente ed importante in particolare per le scommesse, come si diceva. Ma grosso contributo, nel mondo del gioco fisico, è stato dato dalle AWP che hanno portato ad un incasso erariale di oltre quattro miliardi di euro sugli 11 totali, staccando di fatto tutte le altre tipologie di gioco. Al secondo posto non ci sono infatti le VLT ma le lotterie. Il Lotto è solo la quarta fonte di entrata.

Curioso il dato sui giochi a base sportiva, staccatissimi rispetto ad altri settori e capaci di portare allo Stato solo 599 milioni di euro. Il gioco meno redditizio è il betting exchange, con incasso da 3.29 milioni di euro. In questo caso il dato si spiega con una scarsa o nulla familiarità degli italiani con questo tipo di scommesse.

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