“Troia”. “Buttana”. Questi gli epiteti rivolti in un post sui social al sindaco di Termini Imerese Maria Terranova. La sua “colpa”? Aver fatto portare via (dai vigili) alcune auto. E lei, al post ha risposto con un suo post si Facebook: “Forse dovrei semplicemente fregarmene e lasciare certe parole confinate lì, nello schifo di chi le pronuncia. Forse dovrei abituarmi (o rassegnarmi) all’idea che il mondo è fatto di persone splendide che emanano luce, ma anche di persone ignobili che infestano l’aria che respirano.
Forse dovrei provare a comprendere chi non si rende nemmeno conto di quanto sia inqualificabile il suo modo di agire. Ma farei un torto a me stessa. Farei un torto a chi quotidianamente lotta per un cancellare ogni forma di violenza. Farei un torto a chi è convinto, giustamente, che mai a nessuno dovrebbe essere consentito violare, offendere e denigrare un’altra persona. Ancor più se donna. Ho appena visto i video che girano sui social e segnalerò l’autore alle forze dell’ordine. Mi scuso in anticipo per quello che sentirete. E per la cronaca, nessuna minaccia, nessuna offesa, fermerà mai la mia amministrazione e il mio desiderio di ripristinare la legalità. Di vivere nella legalità e per la legalità”.
Al sindaco di Termini sono arrivate le manifestazioni di solidarietà da parte dell’assessore regionale alle Autonomie locali Andrea Messina che, insieme alla presidente del Comitato unico di garanzia per le pari opportunità e la lotta alle discriminazioni della Regione Siciliana, Giuseppina Ida Giuffrida, è impegnato in un’azione costante di sensibilizzazione e di contrasto alle prevaricazioni e, in particolare, dei pregiudizi basati sul genere. “Solidarietà e sostegno alla sindaca di Termini Imerese, Maria Terranova, oggetto di insulti sessisti sui social network – ha detto l’assessore Messina – Questo attacco è figlio di quella subcultura misogina che ogni giorno con le nostre azioni ci sforziamo di contrastare”. E anche quelle del sindaco di Palermo, Roberto Lagalla: “Esprimo la mia solidarietà alla sindaca di Termini Imerese, Maria Terranova, per l’ignobile offesa subita attraverso i social network. Un atto vile e intimidatorio che rende ancora più importante l’impegno per la legalità portato avanti dalla Terranova e da molti altri sindaci metropolitani che, come lei, ogni giorno operano per ridare dignità e futuro ai nostri territori”.