Anche in appello la sentenza è di ergastolo per Pietro Morreale, accusato di aver ucciso la fidanzata Roberta Siragusa la notte tra il 23 e 24 gennaio del 2021 a Caccamo. E’ quanto ha deciso la Corte d’Assise d’Appello di Palermo presieduta da Angelo Pellino. Il processo di appello era iniziato lo scorso 9 ottobre. Per Pietro Morreale, l’accusa di omicidio aggravato e occultamento di cadavere. La famiglia della vittima e il Comune di Caccamo sono parte civile nel processo con l’assistenza degli avvocati Giuseppe Canzone, Giovanni Castronovo, Simona La Verde e Sergio Burgio. Il sostituto procuratore generale Maria Teresa Maligno aveva chiesto la conferma dell’ergastolo. Pietro Morreale è difeso dall’avvocato Gaetano Giunta. Alla lettura del dispositivo sono presenti tutti i parenti di Roberta, il padre la madre il fratello, la nonna zia e cugini e tanti amici. Morreale ha sempre negato di essere l’autore dell’omicidio. Per gli avvocati della famiglia le prove sono chiare e la ricostruzione fatta nel processo di primo grado è l’unica logica per cercare la verità sulla morte di Roberta.