Riconosciuto il Distretto Cereali di Sicilia dall’Assessorato delle Attività Produttive. Tra gli enti partner che affiancheranno le aziende che fanno parte del Distretto ci sono il Consorzio di Ricerca Gian Pietro Ballatore, la Sosvima spa e il Gal Isc delle Madonie. Il decreto firmato dall’assessore alle Attività produttive della Regione Siciliana Edy Tamajo concretizza la nascita del Distretto produttivo cereali in Sicilia che avrà sede ad Assoro, in provincia di Enna. Le imprese ammesse al piano di sviluppo distrettuale sono 65 con n. 461 addetti di cui 13 imprese leader. Tra le aziende che hanno avuto accesso troviamo anche la Probiosi, con sede legale a Castellana Sicula, che tra l’altro è capofila del progetto Circe, finanziato dal Gal che punta a generare una carta di identità genetica dei grani antichi siciliani.
Le altre imprese aderenti che hanno sede in uno dei comuni del Gal Madonie sono: Dara Guccione Biofarm, Guccione Armando, Ruralia Soc. Agricola e Siragusa Gaetano tutte di Alia, Lo Porto Salvatore e C. snc di Alimena, Tumminello srl di Castelbuono, Calcibaida srl di Caltavuturo, Colombo Manfredi di Collesano, Nasello Francesco Paolo e La Macina delle Madonie di Gangi, Verbumcaudo Soc. Coop. sociale di Polizzi Generosa, Pastificio BIA srl di Resuttano, Miceli Tommaso Maria e Vallolmo Madonita srl di Valledolmo. Tra le prime azioni che il Distretto Cereali di Sicilia si è prefissato di realizzare vi è il riconoscimento del marchio Dop per la pasta di grano duro siciliano.
“La strada tracciata dal Gal Madonie – afferma il presidente Francesco Migliazzo – indica nell’aggregazione e nell’innovazione le uniche due strade da percorrere, per far sì che questo importante settore dell’economia riesca a garantire un’adeguata remunerazione alle imprese agricole e ai tanti giovani che, sempre di più, decidono di investire il loro tempo e le loro competenze in agricoltura. La nostra presenza nel Distretto era un auspicio considerato che quest’ultimo servirà a promuovere, sostenere e favorire le iniziative tese a rafforzare l’aggregazione, la competitività, l’innovazione, l’internazionalizzazione”.