È l’architetto Serena Comi di uno studio di giovani architetti di Bergamo, il Vacuum Atelier, ad aggiudicarsi la redazione dello Studio di Fattibilità Tecnica e Economica del concorso di idee per il recupero dei tre siti di cava abbandonati indetto dal Comune di Polizzi Generosa. Le cave sono Portella Colla, Orto Menta e Santa Nicola. La sua proposta di massima è stata valutata positivamente dalla Commissione di merito. Lo studio di cui fa parte è stato fondato a Bergamo nel 2020 dagli architetti Gino Baldi (PhD Candidate) e dalla stessa Serena Comi ed è stato premiato diverse volte. Adesso ci saranno tre mesi di tempo per redigere lo Studio e pervenire a un ipotesi progettuale che rappresenterà per Polizzi Generosa, nonché per tutto il territorio madonita, una svolta epocale. Infatti, grazie a questo strumento previsto dalla speciale legge per cui è stato indetto il concorso di idee, l’Amministrazione comunale potrà partecipare ai bandi di finanziamenti previsti dal Pnrr o dalla programmazione europea 2021-2027 o dai Fondi di Sviluppo e Coesione, così potendo intercettare i fondi destinati alla transizione ecologica, ambientale e energetica prevista dalle disposizioni legislative.
Tre mesi di studio che, seguendo le indicazioni tecniche che l’autorevole Commissione ha voluto tracciare nello stesso verbale di aggiudicazione nonché quelle che verranno dal confronto sul campo con l’Amministrazione comunale e con il territorio (diversi i portatori di interesse che bisognerà ascoltare, basti pensare al sistema che fa perno su Piano Battaglia con tutti i soggetti pubblici e privati che vi gravitano), faranno di questo progetto un’occasione mai realmente avuta fin qui a portata di mano. “Il progetto mira a valorizzare la porzione di Parco delle Madonie occidentale, il massiccio montuoso situato nella costa settentrionale della Sicilia, conferendo una funzione pubblica attraverso una serie di micro-interventi adattivi a supporto dei nuovi programmi all’interno delle cave, ricercando un unico linguaggio contemporaneo. L’analisi e ricerca del sistema ecologico, di vegetazione e morfologico ha permesso di identificare una strategia specifica per ogni cava, seppur legate da un concept comune. La volontà è quella di contestualizzare la scala di intervento, dividendo le cave in micro-spazi, con vocazioni diverse”, si legge nella relazione della Comi.
L’idea di massima è quella, attraverso degli interventi mirati, di rendere fruibili questi siti trasformandoli in vere e proprie attrazioni madonite. Ogn cava è stata analizzata singolarmente e gli interventi, nel pieno rispetto del territorio, permetteranno alle cave di essere trasformate in luoghi di cultura, scienza e arte. Tra le idee proposte, a cava Portella Colla si dovrebbe realizzare uno spazio polivalente, una vera e propria infrastruttura di servizio al turismo per la fruizione del patrimonio naturale; a cava Orto Menta, invece, viene progettato un giardino botanico diffuso organizzato a isole con diverse specie per scopi culturali e didattico-scientifici; infine a cava Santa Nicola un parco avventura, unico nel suo genere con tanto di zip-line finale.