Cronaca

Castelbuono, modificata l’ordinanza: si può dar da mangiare ai randagi

I cittadini di Castelbuono possono tornare a dare da mangiare agli animali randagi. Il sindaco Mario Cicero, ha infatti emanato oggi un’altra ordinanza per dare “la giusta interpretazione” alla precedente ed esplicitare in modo dettagliato le modalità con cui le persone possono somministrare gli alimenti a cani, gatti e uccelli nelle aree pubbliche o aperte al pubblico, garantendo, nel contempo, la pulizia e il decoro del centro abitato. Nell’ordinanza precedente, emanata lo scorso 21 luglio, l’Amministrazione comunale aveva vietato l’alimentazione e il riparo a volatili, cani e gatti.  Lav insieme ad altre associazioni nazionali si era subito opposta, condannando il provvedimento come illegittimo e immorale e chiedendone l’immediata sospensione e il ritiro.

Oggi il sindaco di Castelbuono specifica che coloro che intendono somministrare alimenti agli animali, invece, possono farlo,
con l’obbligo di pulire gli spazi adibiti all’alimentazione, cosa che normalmente tutte le persone fanno e che comunque giustamente viene ricordata. L’Amministrazione comunale istituisce, inoltre, 5 postazioni dove allocare altrettanti distributori di croccantini o alimenti secchi, di cui tutti possono usufruire. Infine, ordina ai proprietari di case abbandonate di avere cura della pulizia e della sicurezza delle stesse, per evitare che diventino luoghi in cui si rifugiano gatti, uccelli e anche topi. Lav si dichiara soddisfatta di questa modifica con cui l’Amministrazione comunale si è finalmente assunta la responsabilità – di sua legittima competenza – di tutelare il benessere degli animali presenti sul territorio. Affamare i randagi, oltre ad essere un’azione eticamente inaccettabile, non favorisce l’igiene né il decoro urbano.

“L’ordinanza era chiaramente lesiva della tutela del benessere degli animali randagi presenti sul territorio e in più occasioni la giustizia amministrativa si è espressa annullando simili atti. Siamo lieti che il sindaco Cicero abbia fatto un paso indietro”, ha commentato anche il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto.

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