Dal 10 al 13 agosto, a Castelbuono, borgo delle Madonie, si terrà la 26esima edizione dell’Ypsigrock Festival. Un evento che richiama nel paese in provincia di Palermo migliaia di appassionati di musica. Che sono anche a “caccia” di posti in cui dormire per poter godere in pieno dell’evento. E sui social è “scoppiato” il caso dei prezzi alle stelle per le strutture ricettive. Con prezzi anche superiori a 100 euro a notte a persona. Non in linea di certo, con il mercato attuale e per le strutture proposte. “I turisti non sono dei bancomat o dei polli da spennare – si legge per esempio nel profilo ufficiale di Piano Battaglia – Questo non è il modo di fare turismo. Senza l’Ypsigrock Castelbuono non avrebbe la visibilità di cui ha goduto fino ad oggi, ma questo non vuol dire lucrare sui visitatori compromettendo la proverbiale ospitalità e onestà dei Castelbuonesi. Gli eventi di Castelbuono sono una risorsa per il paese e per le intere Madonie, facciamone tesoro perché da Castelbuono a Castelmalvagio è un attimo”.
Sulla vicenda abbiamo sentito l’associazione Glenn Gould che organizza l’Ypsigrock di Castelbuono: “Sappiamo bene che in linea generale in un mercato libero la domanda e l’offerta sono strettamente connesse e si rileva in prossimità di qualsiasi evento di grande richiamo un aumento di prezzi dei servizi ricettivi sul territorio coinvolto – si legge in una nota stampa – Ma negli ultimi tempi in occasione del nostro festival siamo venuti a conoscenza di dinamiche spiacevoli, e non del tutto trasparenti, riguardo al caro prezzi in relazione ad alloggi a Castelbuono non sempre in regola, dalle condizioni discutibili e che raggiungono richieste economiche esorbitanti. Nel nostro specifico contesto, il trend fisiologico legato a domanda/offerta non può prescindere dal senso di comunità su cui si fonda in primis la storia castelbuonese stessa e di conseguenza il festival da oltre 20 anni. Quel senso di comunità è sempre stato un elemento caratterizzante, imprescindibile e valorizzante dell’esperienza di Ypsigrock. E il rischio è che quello spirito venga molto compromesso da questa situazione incontrollata. Noi lavoriamo strenuamente per permettere al nostro pubblico di usufruire dei servizi del nostro festival a prezzi quanto più contenuti, nonostante per noi organizzare un festival di caratura internazionale in un territorio periferico come quello delle Madonie comporti molti sovrapprezzi, rispetto agli standard in vigore altrove e su circuiti logisticamente meglio forniti. Vorremmo che il valore del nostro lavoro fosse rispettato. Chi lucra in modo sconsiderato alle nostre spalle ai danni del nostro pubblico non lo fa. Chiediamo maggiori controlli e ci auguriamo che il nostro pubblico, in questi lunghi anni sempre così attento, entusiasta e rispettoso degli equilibri tra community del festival e comunità castelbuonese, torni a sentirsi trattato da ospite gradito a Castelbuono, non da turista da spennare”.
Sulla questione ha detto la sua anche il sindaco di Castelbuono, Mario Cicero: “Ho fatto delle verifiche personali tentando di prenotare una stanza in b&b e casa-vacanze iscritte al registro del comune – spiega il primo cittadino – e non mi risultano i prezzi denunciati. Anche nelle strutture più belle ed eleganti, il prezzo per una notte non supera mai gli 80 euro a stanza, meno della metà dei 100 euro a persona di cui si parla. Ma non ho motivo di dubitare di queste denunce. Anzi, è chiaro che questa vicenda è legata al fenomeno degli affitti abusivi. Se qualcuno dovesse riscontrare prezzi così fuori mercato, lo invito a scrivermi una mail all’indirizzo sindaco@comune.castelbuono.pa.it per segnalarmi la struttura. Poi provvederemo immediatamente a fare i controlli”.