Cronaca

Dalla Sicilia al Camerun, 15 missionari pronti alla nuova avventura diocesana

Hanno storie diverse, esperienze diverse, vissuti diversi. Ci sono sacerdoti e docenti, liceali e universitari, professionisti e giovani volontari, e sono pronti a raggiungere dal 28 luglio al 9 agosto 2023 l’Africa per la terza esperienza missionaria organizzata dalla Diocesi di Cefalù nell’ambito della cooperazione con la Chiesa di Obala in Camerun. I missionari hanno ricevuto il mandato del Vescovo di Cefalù monsignor Giuseppe Marciante al termine della Celebrazione Eucaristica dello scorso 11 luglio. Il gruppo è formato da 15 persone e sarà guidato dal Vicario Generale don Giuseppe Licciardi.

Tra di loro ben 8 i giovani, componenti del gruppo Giovani Missionari della diocesi siciliana, che in questo anno pastorale si sono preparati all’esperienza forte della missione accompagnando i volontari di Sant’Egidio a Palermo al servizio dei senzatetto, visitando i giovani ospiti della Comunità Alloggio Regina Elena di Cefalù, condividendo i progetti con gli ospiti e i volontari della Comunità terapeutica assistita Fauni di Castelbuono, ascoltando le esperienze e aiutando gli ospiti della Casa Missione, Speranza e Carità di Biagio Conte a Palermo e ancora a Brancaccio, visitando il centro voluto dal Beato Padre Pino Puglisi.

In questi anni, grazie al rapporto di fraterna collaborazione avviato nel 2019 tra le due realtà ecclesiali per volontà del Vescovo Marciante e di monsignor Sosthène Léopold Bayemi Matiei, Vescovo di Obala, la diocesi siciliana ha partecipato attivamente, sostenuta anche dalle iniziative della Caritas, del Servizio Pastorale Cooperazione Missionaria tra le Chiese e Migrantes e del gruppo dei Giovani Missionari, alla costruzione di una Chiesa e all’allestimento di una scuola nel villaggio di Etaka (Camerun) e alla fornitura di materiali agricoli. La Diocesi di Cefalù consegnerà quest’anno il progetto, fortemente voluto da Monsignor Marciante, per la realizzazione di un Centro di Formazione Professionale. Il centro si chiamerà “Casa Betania” e si pone l’obiettivo ambizioso di formare operai e tecnici specializzati in un ambiente educativo moderno e funzionale così da aiutare i giovani a trovare un’occupazione nell’industria locale sviluppando una carriera sostenibile e non essere più costretti ad abbandonare la propria terra.

«L’icona di Emmaus che ha ispirato il cammino sinodale della nostra diocesi di Cefalú, ora è in piena sinodia col messaggio missionario di Papa Francesco per il prossimo ottobre – ha spiegato il Vescovo di Cefalù, Monsignor Giuseppe Marciante – . “Cuori ardenti, occhi aperti, piedi in cammino” sono le immagini simboliche che descrivono il percorso missionario. Conclude il Santo Padre nel suo messaggio: “L’urgenza dell’azione missionaria della Chiesa comporta naturalmente una cooperazione missionaria sempre più stretta di tutti i suoi membri ad ogni livello. Questo è un obiettivo essenziale del percorso sinodale che la Chiesa sta compiendo con le parole-chiave comunione, partecipazione, missione. Tale percorso non è sicuramente un piegarsi della Chiesa su sé stessa; non è un processo di sondaggio popolare per decidere, come in un parlamento, che cosa bisogna credere e praticare o no secondo le preferenze umane. È piuttosto un mettersi in cammino come i discepoli di Emmaus, ascoltando il Signore Risorto che sempre viene in mezzo a noi per spiegarci il senso delle Scritture e spezzare il Pane per noi, affinché possiamo portare avanti con la forza dello Spirito Santo la sua missione nel mondo”. Il progetto “Casa Betania” vuole saldare vincoli sempre più forti tra le Chiese di Cefalú e Obala”.

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