Cronaca

Verbumcaudo, si celebra la “Raccolta del grano” nel ricordo di Ciccio Zafonte

Nel feudo di Verbumcaudo, nel territorio di Polizzi Generosa, un bene confiscato alla mafia dal giudice Giovanni Falcone, è stato rinnovato il ricordo di Francesco Zafonte, giovane madonita prematuramente scomparso, “instancabile costruttore di comunità” attraverso numerose testimonianze dei suoi amici/compagni della cooperativa. La calda giornata di luglio si è aperta con il rito della “raccolta del grano“, celebrato dal parroco, alla presenza del vice prefetto di Palermo, i sindaci di Polizzi Generosa e Valledolmo, sindacalisti, scolaresche dei quartieri di Palermo, lavoratori e cittadini. E poi, in conclusione, anche momenti ricreativi e conviviali. E’ stato intitolato il “Premio di laurea dottor Agronomo Francesco Zafonte” per tenerne viva la memoria e insieme diffondere tra le nuove generazioni l’importanza di un percorso difficile, ma vincente, che ha trasformato un bene “in giacenza” in uno produttivo e avviato un’esperienza umana e sociale, dalla forte valenza politica.

Di Francesco “Ciccio” è stato delineato il carattere schivo, discreto, la tenacia e la dignità nel convivere con la malattia, l’amore per il suo lavoro, le competenze preziose che ha trasmesso ai consoci; “con i piedi per terra”, ma con lo sguardo rivolto al futuro, volato i n cielo troppo presto. Le riflessioni della giornata hanno corso lungo due direttrici correlate fra loro, il lavoro nei beni confiscati produttivi e la restanza, entrambi i temi affrontati con competenza e coinvolgimento dai vari relatori. Gli interventi istituzionali hanno connotato la presenza dello Stato in un percorso che ha trasformato un istituto giuridico in una realtà produttiva e sociale per la quale saranno vitali alcune strutture e servizi minimali, dalle strade alla rete informatica. Il tema della restanza, chi resta rinunciando a recidere il legame con la propria terra e la comunità d’origine non per rassegnazione, ma con un atteggiamento propositivo, è quello immediatamente riconducibile alla vita e alla scelta di “Ciccio”, il suo lascito/testimonianza.

Come ha ben detto il presidente della cooperativa Verbumcaudo Luca Li Vecchi, una sfida culturale, un sogno inseguito dai giovani soci, oggi diventato realtà tangibile nei prodotti finiti, ma che necessita delle energie della società civile e anche del supporto delle agenzie economiche, come quella offerta dalla Bcc madonita. L’esperienza della cooperativa è stata un’opportunità per chi ha liberamente scelto la restanza. Questa richiede, tuttavia, una forte motivazione e un atteggiamento di sfida che diventa perseguibile se fatta non in solitudine, ma nell’ambito di percorsi formativi di gruppo o collettivi. La danza e la musica del gruppo folkloristico di Caltavuturo, hanno arricchito il viatico di buoni auspici per il ciclo produttivo agricolo e la vita di questa comunità, nel ricordo di “Ciccio” e nell’abbraccio affettuoso ai suoi familiari. (Testo di Mario Brucato)

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