Dal 24 giugno al 24 settembre 2023 torna Una Boccata d’Arte, il progetto d’arte contemporanea promosso da Fondazione Elpis in collaborazione con Galleria Continua e con la partecipazione di Threes. Ogni anno 20 borghi e paesi di tutta Italia, uno per ogni regione, accolgono 20 artiste e artisti italiani e internazionali di età, formazione e pratiche differenti. Invitati a trascorrere un breve periodo di residenza, gli artisti realizzano 20 interventi in relazione con il territorio e le tradizioni delle comunità locali. Le inaugurazioni si terranno sabato 24 e domenica 25 giugno in tutti i borghi. In Sicilia, Pollina ospita il progetto Axis Mundi dell’artista Ella Littwitz (Haifa, Israele, 1982), coordinato da Giulia Monroy e realizzato con il patrocinio dell’Assemblea Regionale Siciliana della Repubblica Italiana e del Comune di Pollina. Il progetto è coordinato da Giulia Monroy.
Axis Mundi (Asse del mondo) è un obelisco collocato nel luogo più alto di Pollina, il Belvedere Teatro Pietra Rosa, dove in passato sorgeva il punto trigonometrico utilizzato per la mappatura dell’intera area. Realizzato in marmo, l’obelisco diventa lo strumento per captare e restituire la letteratura del borgo. La scultura si sviluppa lungo una linea verticale che unisce la terra al cielo: la parte inferiore deriva la sua forma dal “cannolo” di manna, antica coltura del territorio madonita, e dalla folgorite, ammasso vetroso di forma tubolare e vuoto al suo interno prodotto dall’energia rilasciata da un fulmine su un terreno sabbioso; la parte superiore ritorna colonna cilindrica, e si proietta al cielo. Come il fenomeno mitologico da cui prende il nome, l’Axis Mundi, l’obelisco riafferma l’interdipendenza ontologica fra il regno vegetale e animale, i fenomeni celesti e gli esseri umani.
“Per un giorno intero acqua e cielo furono un tutt’uno, il mondo superiore e quello inferiore non erano ancora stati separati. L’orizzonte è stato quindi creato per dividerli. Axis Mundi, composto dai racconti di Pollina, reagisce alla forte connessione del borgo tra metafisico e fisico, tra fede, geografia e natura”, spiega Ella Littwitz.
Una Boccata d’Arte è un progetto diffuso su tutto il territorio italiano: un itinerario culturale che di regione in regione promuove il sorprendente patrimonio costituito dai piccoli centri, per mettere in risalto la storia e le tradizioni locali attraverso l’arte contemporanea. È un invito al viaggio e alla scoperta attraverso la condivisione di pratiche e linguaggi artistici diversi, con una particolare attenzione alle ultime generazioni. Rendere l’arte accessibile a tutti, portarla nei luoghi pubblici, nelle piazze e nelle vie dei paesi, a partire da quelli più remoti, è l’obiettivo di Una Boccata d’Arte, per attivare un processo creativo inclusivo e che permette di rivolgersi a un pubblico sempre più ampio e trasversale, anche grazie al coinvolgimento delle comunità e alle relazioni che si generano tra artista, abitanti, amministrazioni, associazioni, commercianti e artigiani locali.
Il progetto ideato nel 2020 da Marina Nissim, presidente di Fondazione Elpis, in reazione alla pandemia, per dare un segnale di incoraggiamento e creare nuove opportunità di espressione per artisti emergenti e affermati. Oggi Una Boccata d’Arte è un appuntamento consolidato che ogni anno coinvolge 20 borghi con meno di 5 mila abitanti, situati in aree diverse per riscoprire l’intero territorio italiano, con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico e paesaggistico di piccoli centri, lontani dai circuiti tradizionali dell’arte e del turismo. In virtù della loro dimensione raccolta, questi luoghi diventano il contesto ideale per la sperimentazione artistica e la creazione di nuovi immaginari. L’iniziativa alimenta una rete diffusa di relazioni e partecipazioni che diventa ogni anno più ampia: a oggi sono stati coinvolti 80 comuni e 80 artisti, insieme a sponsor tecnici, associazioni locali e persone che a vario titolo rendono possibile la realizzazione degli interventi. A ogni edizione sempre più borghi si candidano per partecipare a Una Boccata d’Arte e negli ultimi tre anni, grazie alle acquisizioni delle amministrazioni e alle donazioni degli artisti, ben venti installazioni sono diventate permanenti.