A scuola di futuro. È stata inaugurata ieri presso l’Isis Giuseppe Salerno di Gangi, l’innovativa serra aeroponica, l’unica serra di questo tipo presente sul territorio siciliano e tra le prime commercializzate al mondo. Si tratta di una serra che permette la coltivazione delle piante senza l’utilizzo di terra o di aggregati di supporto, ma la sua innovazione è proprio nel design rivoluzionario e nella capacità di sfruttare la fotoluminescenza. All’inaugurazione era presente anche Matteo Graziani Ceo e Co founder Serranova che ha migliorato, ammodernato e reso ecosostenibile il progetto Serranova.
Il suo ideatore, l’architetto Stefano Chiocchini, fondatore di Serranova, ha scoperto quasi per caso la tecnologia che poi ha migliorato, brevettato e integrato nelle sue speciali serre. Chiocchini, proprio per questo progetto si è aggiudicato il Compasso D’Oro Adi, istituito dall’Associazione per il Disegno Industriale, il più antico riconoscimento nell’ambito del design a livello mondiale. Chiocchini, scoprendo la proprietà della luminescenza indotta dalle terre rare in associazione alla coltivazione delle piante ha sviluppato una tecnologia altamente innovativa e soprattutto sostenibile. La particolarità di questa serra, rispetto alle altre serre in assenza di terreno è proprio la capacità di risparmiare acqua, per un chilo di prodotto serve meno di un litro di acqua, quando per lo stesso prodotto a terra sarebbero necessari dai 400 ai 600 litri di acqua.
La fotoluminescenza sfrutta i raggi solari durante il giorno, mentre la notte la serra, interamente in alluminio, è servita da led tarati sulle frequenze della luce solare. All’interno contiene vassoi che possono accogliere il seme o la piantina, che lasciate libere su lava di roccia possono crescere liberamente. I costi di gestione della serra sono anch’essi sostenibili. Così il dirigente Ignazio Sauro conferma il desiderio della scuola di essere punto di riferimento per il futuro: “La ragione per cui abbiamo scelto di dotare la scuola di questa serra è perché l’aeroponico è il futuro dell’agricoltura, e come Istituto Salerno vogliamo posizionarci per seguire un percorso di evoluzione nel settore agricolo così importante per il territorio. Lo scopo non è solo didattico, l’istituto agrario è fondamentale per noi ma vogliamo che dalla scuola ci sia una restituzione anche al territorio; è importante dare un’idea alle numerose piccole e medie aziende che è possibile fare agricoltura in altri modi, coniugando sostenibilità ambientale e sicurezza alimentare. È il momento per cui tradizione innovazione e tecnologia possono cambiare le sorti del pianeta”.