In occasione del 31esimo anniversario della strage di Capaci, in ricordo del giudice Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti della scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, in programma lunedì 22 maggio a partire dalle ore 09.30, presso il fondo confiscato alla mafia di Verbumcaudo, oggi Bene Comune, si terrà una giornata di condivisione nel segno della “restanza”.
La “restanza”, termine utilizzato dalle socie e dai soci della Cooperativa Verbumcaudo, è testimoniata dalle storie di tutti giovani che hanno scelto di investire nell’entroterra siciliano: ci sono ingegneri, geologi, guide naturalistiche, agronomi, commercialisti e addetti alle lavorazioni agricole qualificati. Verbumcaudo è simbolo di riscatto e rappresenta tutta la tenacia di una generazione che ha deciso di lottare con ostinazione per il diritto di rimanere nella propria terra e lavorare con dignità, operando in agricoltura ed a tutela dell’ambiente in contrasto con il fenomeno criminale che tenta di occupare le terre, proprio come avveniva negli anni ’30 e ’40.
IL BOSCO DELLA RESTANZA
Nel 2021, anno della ricorrenza del trentennale delle stragi di mafia, la Cooperativa ha lavorato alla progettazione di un bene simbolo che legasse le future generazioni alla propria terra, convinti che tale legame può e deve partire da un bene confiscato come Verbumcaudo per “coltivanre” in essi appunto “Restanza”. La scelta è ricaduta nell’impianto di un arboreto molto variegato: 210 piante fra aranci, limoni, mandarini, albicocchi, meli, peri, noccioli, noci, mandorli, piastacchi formano infatti il “Bosco della Restanza” piantumato nel fondo confiscato Verbumcaudo, i cui frutti verranno materialmente raccolti dai “Soci Lavoratori di un domani”. Per finanziare tale impianto, la Cooperativa ha presentato la propria candidatura all’edizione 2022 di “Bosco CO2OP”, progetto pensato e finanziato da anni dalla Cooperativa Power Energia, cooperativa anch’essa aderente alla Confcooperative, che prevede che ogni anno vi sia la piantumazione di un numero di alberi pari ai Gwh di energia erogati nell’anno precedente, che per il 2021 sono stati pari a 210.
Dopo l’inaugurazione e la benedizione del Bosco della Restanza, seguirà il convegno dal titolo “Un nuovo albero come simbolo di Memoria, Restanza e affermazione della Legalità” una riflessione sul tema dei beni comuni e sul loro potenziale per lo sviluppo territoriale.
Il convegno, moderato da Rosa Laplena, esperta nella gestione dei beni confiscati e sequestrati, vedrà i saluti istituzionali del presidente dell’Assemblea dei Sindaci del Consorzio Madonita per la Legalità e lo Sviluppo, Gandolfo Librizzi e del vice prefetto aggiunto di Palermo Pietro Barbera; apriranno i lavori il presidente della cooperativa sociale Verbumcaudo che gestisce il bene confiscato, Luca Li Vecchi ed il presidente di Power Energia che illustreranno il progetto “Bosco CO2OP” a cui seguiranno gli interventi di Don Francesco Lo Bianco per la Diocesi di Cefalù, Angelo Conti per l’Anci Sicilia, Alessandro La Grassa (Cresm), Ignazio Sauro (Istituto Salerno), Giuseppe Giaimo (Slow Food Madonie), Mario Ridulfo (Cgil Palermo), Vincenzo Valenti (consulente Verbumcaudo SCS). Seguiranno le testimonianze di vera restanza e resilienza della Cooperativa Rinascita, il Parco Avventura Madonie e del Consorzio AgriEtica. Le conclusioni saranno affidate al presidente di Confcooperative Sicilia, Gaetano Mancini. A conclusione della giornata si darà vita ad un tavolo tecnico al fine di progettare nuovi interventi di sviluppo comunitario.