Entra nel vivo la festa dello Spirito Santo a Gangi, quest’anno in una modalità rinnovata rispetto agli anni precedenti. Il Comitato, guidato da Don Giuseppe Amato, Rettore del Santuario, ha preparato infatti un mix di momenti di fede e di catechesi insieme a momenti culturali e di semplice spettacolo.
Si tratta di una delle feste più importanti del territorio madonita che ogni anno vede arrivare nell’antico borgo migliaia di pellegrini e visitatori per godersi una delle manifestazioni religiose più sentite soprattutto dal popolo gangitano. È sempre entusiasmante assistere alla processione dei numerosi santi verso il Santuario, al grido gioioso dei fedeli che ne invocano aiuto e protezione: grandi e piccini, donne e bambini, partorienti, studenti, antichi mestieri, insomma ad ogni santo i suoi devoti.
Giunta la processione nel sagrato hanno luogo i “Miraculi”, una danza festosa dei santi e dei portatori che, con tutto lo slancio di cui sono capaci dopo il lungo percorso, corrono verso la Chiesa ed entrando si inchinano davanti allo Spirito Santo. “È il riconoscimento che è proprio lo Spirito l’autore della santità – ci spiega don Giuseppe – il dono del Risorto alla Chiesa che ci guida verso la perfezione che i santi hanno già raggiunto lasciandoci in eredita la loro testimonianza”.
Oltre ai momenti religiosi sono previsti altre iniziative che vedranno la presenza del gruppo comico “I 4 gusti” sabato 20 maggio alle 22, del coro gospel “Joyful song” di Gangi domenica 21 alle 21:30, l’attrice Lorenza Denaro del Teatro Stabile di Catania che lunedì 22 alle 21:00 insieme ad altri artisti proporrà un concerto-meditazione con testi, musiche e antiche preghiere allo Spirito Santo.
“Sono veramente contento – continua don Giuseppe Amato – del programma che abbiamo predisposto per questa festa che rimane il cuore pulsante della fede e della devozione del popolo gangitano. Ringrazio tutti coloro che stanno collaborando a partire dal Comitato, l’Amministrazione comunale e soprattutto gli sponsor: ditte e attività di Gangi e dei paesi limitrofi che ci fanno percepire questa partecipazione corale, di popolo e che ci aiutano a far fronte all’impegno economico di quella che, stando a questo programma, è la festa più lunga delle Madonie”.