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La “Cursa dei ciclopi”, l’ultimo atleta ad arrivare al traguardo è di Cefalù

Sono stati 38 complessivamente gli atleti e le atlete che hanno completato la prima edizione della Cursa di Ciclopi, una delle più lunghe al mondo, con oltre 500 chilometri percorsi lungo la Sicilia nord-orientale, dalla cittadina normanna di Cefalù all’Etna e ritorno. Ultimo “ciclope” ad ultimare l’impresa e a tagliare il traguardo, dopo 171 ore e 6 minuti, il siciliano Francesco Cesare, che vive proprio a Cefalù, dove la corsa è iniziata ed ha avuto fine. Ad aggiudicarsi la vittoria l’italiano Marco Gubert (in 86 ore e 28 minuti) e la britannica Sabrina Verjee (109 ore e 48 minuti), mentre i due podi sono stati completati dal francese Sebastien Raichon (91:33) e dal giapponese Wataru Iino (102:04) per gli uomini e dalla francese Claire Bannwarth (118:52) e, a pari merito l’italiana Giusi Casella e la giapponese Kazumi Konda (163 ore e 57 minuti) fra le donne.

Fra i vincitori spiccano alcuni fra gli atleti più quotati a livello internazionale in questa particolarissima disciplina: lo stesso Gubert ha vinto nel 2021 la Transgrancanaria 360°, mentre Raichon e Verjee hanno vinto nel 2022 rispettivamente il Tor des Glaciers e il Tor des Géants, entrambi stabilendo il primato di queste classiche valdostane.

Come previsto, il percorso di circa 509 chilometri ed oltre 20.000 metri di dislivello, si è dimostrato particolarmente selettivo, con soli 38 partecipanti (33 uomini e 5 donne) che hanno concluso la gara, sui 59 che si erano presentati alla partenza. Ad essere rappresentate fra i corridori 17 nazioni diverse di tutti i continenti. Fondamentale lungo tutto il percorso la presenza costante di volontari, fra cui quelli del Corpo Europeo di Solidarietà, del personale del soccorso alpino, che ha garantito la sicurezza in montagna e del personale del 118 che in 8 “basi vita” ha garantito l’assistenza agli atleti, lungo un tracciato che ha attraversato 50 comuni, le aree di 4 parchi naturali, una parte del sentiero Italia e diversi borghi fra i più belli d’Italia. E proprio la bellezza e la varietà del tracciato sembra aver lasciato il segno fra gli atleti che si sono mossi dall’azzurro del mare fino alle montagne ancora innevate delle Madonie e sull’Etna, per poi tornare ad attraversare boschi, correre lungo le spiagge della costa settentrionale della Sicilia. Questa prima edizione è stata accompagnata da condizioni meteorologiche pressoché perfette lungo tutto il percorso, ad eccezione che nella zona più alta dell’Etna dove per motivi di sicurezza si è scelto di modificare il percorso. Al rispetto della natura incontrata lungo tutto il percorso era ispirata una delle regole della gara, quella di non abbandonare alcunché, nemmeno un semplice fazzoletto di carta, lungo il percorso, pena la squalifica.

L’organizzazione di questa prima edizione ha richiesto circa un anno di tempo ai volontari dell’Associazione Triscele Trailers, che dalla primavera del 2022 in due diversi round hanno testato il percorso, verificato i punti in cui era possibile allestire le basi vita, individuato il tracciato più idoneo per unire gli aspetti sportivi con quelli della valorizzazione del territorio e dei paesaggi.
“E’ stato un percorso lungo e complesso – spiega Giorgio Cambiano dell’associazione – che però oggi ci ha dato grandi soddisfazioni, vedendo questi atleti entusiasti nonostante la fatica. E’ stato il risultato di uno sforzo collettivo che pensiamo possa offrire risultati ancora maggiori, per portare in Sicilia sempre più appassionati di questa disciplina. Siamo certi che tutti coloro che hanno partecipato quest’anno, non solo coloro che sono saliti sul podio, avranno grandi emozioni da condividere e saranno ora dei “messaggeri” della Sicilia e delle sue bellezze. Speriamo che questo inneschi un processo a cascata, per fare della nostra regione una meta preferita per gli appassionati di questa disciplina, che possono anche contribuire a creare un virtuoso meccanismo di turismo sportivo.”

Per il Sindaco di Cefalù Daniele Tumminello, “questa manifestazione ha rappresentato una importante vetrina, che può contribuire a rafforzare la prospettiva di uno sviluppo turistico centrato sulla valorizzazione e sul rispetto del territorio.
Un evento di questa portata, che speriamo possa crescere e ripetersi nei prossimi anni, può rappresentare un altro tassello del nostro percorso di promozione di Cefalù nello scenario internazionale: non solo per le sue straordinarie bellezze naturali e storico-artistiche ma anche per le opportunità che possiamo offrire agli appassionati di questo come di altri sport a stretto contatto con la natura”.

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