Un settore in continua crescita che anche in Sicilia registra un trend positivo: è l’oleoturismo da non confondere con il più celebre enoturismo legato al mondo del vino e delle cantine vitivinicole. Il turismo dell’olio in Sicilia promuove una valorizzazione del territorio strettamente legato al mondo dell’olio. A San Mauro Castelverde, nel palermitano, sempre più turisti oggi sono alla ricerca di esperienze, desiderano visitare i Borghi dove si produce l’extra vergine d’oliva. “L’ecoturismo – spiega Dario Macaione dell’Ulivo Capovolto – è una tendenza già ampiamente diffusa all’estero, su cui noi a San Mauro Castelverde stiamo puntando molto, con gli ulivi e le api. Quello che è già diffuso in altri paesi sta prendendo piede anche da noi. In altre regioni l’oleoturimsmo promuove itinerari turistici in grado di snodarsi attraverso le bellezze e le ricchezze della nostra terra”.
San Mauro Castelverde è Comune socio dell’Associazione nazionale Città dell’Olio che ha tra i suoi compiti principali quello di divulgare la cultura dell’olivo e dell’olio di oliva di qualità; tutelare e promuovere l’ambiente ed il paesaggio olivicolo; diffondere la storia dell’olivicoltura; garantire il consumatore attraverso la valorizzazione delle denominazioni di origine, l’organizzare eventi, l’attuazione di strategie di comunicazione e di marketing mirate alla conoscenza del grande patrimonio olivicolo italiano. Il prossimo 24 maggio in occasione di Piccole gocce di olio a San Mauro gli studenti delle scuole incontreranno i ricercatori di Airc per parlare di dieta mediterranea, corretti stili di vita e di attività fisica e l’importanza di assunzione di olio evo nella nostra dieta quotidiana. “Coinvolgiamo prima di tutto i ragazzi – prosegue Macaione – per fargli conoscere il nostro territorio e per far scoprire ai turisti che vengono a visitare la Sicilia come il paesaggio olivicolo possa essere un un patrimonio unico da valorizzare e tutelare al meglio. Dobbiamo lavorare perché la promozione e l’incremento del turismo dell’olio, rappresenta il più importante asset turistico su cui dobbiamo puntare. Oggi i nostri ulivi secolari sono beni culturali da custodire concedendo i turisti una esperienza turistica da vivere”.
Quello dell’enoturismo e oleoturismo siciliano rappresenta un tra i settori dalla maggiore crescita, segno che i turisti vengono nell’Isola per scoprire le bellezze architettoniche e artistiche, ma anche per scoprire le cantine vitivinicole e gli uliveti di cui è immersa la Sicilia. L’impatto del turismo enogastronomico negli ultimi tre anni, al netto del periodo pandemico, ha avuto un sorpasso sul turismo regionale. Il Primo Rapporto sul Enoturismo Italiano vede la Sicilia sul podio tra le migliori destinazioni italiane da visitare per un viaggio enogastronomia e se l’enoturismo trascina nuovi turisti ne beneficia tutto il settore e dà la possibilità di crescere anche all’oleoturismo. La strada è già tracciata, è necessario solo percorrerla.