Fra un mese esatto ricorrerà il 130° anno dalla fondazione dell’Istituto dei Ciechi Opere Riunite “Ignazio Florio – Francesca e Anna Salamone” di Palermo. Il 27 maggio del 1893, infatti, l’Istituto dei Ciechi Ignazio Florio, alla presenza del fondatore e di altre personalità (tra le quali l’avvocato Antonino Morvillo) inaugurava l’attività della nuova opera, indirizzata in particolar modo al recupero culturale e lavorativo dei ciechi di Palermo e delle città più vicine. Successivamente, per volontà testamentaria di Francesca Salamone, nasceva un’opera benefica rivolta all’assistenza delle bambine e ragazze cieche italiane e straniere dando inizio ad una attività tutt’ora esistente. Con un Regio Decreto del 1898, le due opere venivano riunite in un unico Istituto che porta l’attuale denominazione.
Sono trascorsi 130 anni, un lungo periodo nel quale l’Istituto ha subito parecchie trasformazioni, che, partendo dalle finalità di assistenza ed istruzione è arrivato ai giorni nostri come un Centro polifunzionale con servizi ed attività che spaziano dall’assistenza agli anziani, al sostegno e supporto all’inclusione scolastica e universitaria, alla riabilitazione di persone di varia età portatrici di pluridisabilità, all’insegnamento dell’informatica e di tecnologie assistive, all’attività fisica e sportiva, alla promozione della cultura e dell’arte, alla promozione ed attuazione di tecnologie e sistemi di accessibilità, anche in collaborazione con altre organizzazioni ed istituzioni.
Per celebrare i 130 anni l’Istituto ha organizzato un ricco calendario di eventi. Diversi gli appuntamenti in programma, fra cui la mostra di opere artistiche a manufatti laboratoriali, l’Open day dell’Istituto al Parco de Suoni, un concerto jazz al Real Teatro Santa Cecilia ed ancora un convegno sul ruolo degli Istituti in materia di istruzione, formazione e riabilitazione dei non vedenti, ipovedenti, pluridisabili in Italia e in Europa per terminare, il 27 maggio prossimo, con la cerimonia ufficiale di celebrazione dei 130 anni dell’Istituto, alla presenza delle più alte autorità e dell’Arcivescovo della Città, che celebrerà la messa con inizio alle ore 9.00.
“L’evento, nel suo insieme vuole mettere in rilievo la crescita umana e civile che i non vedenti hanno raggiunto, grazie anche all’opera di questo Istituto, toccando i vari aspetti della vita personale e sociale dei minorati della vista nell’istruzione, nel lavoro, nell’arte, nello sport e più in generale nella partecipazione alla vita collettiva, senza tralasciare la strada che occorrerà ancora percorrere per arrivare ad una piena ed effettiva parità ed inclusione” si legge nella presentazione del programma. Nel corso della manifestazione, verrà presentata anche un’importante pubblicazione realizzata in collaborazione con l’Università degli Studi di Palermo, contenente interventi di vari studiosi ed operatori, con un ricco corredo fotografico, che richiama significativamente la storia dell’Ente dal 1912 e fino ai nostri giorni.