Si avvicina l’appuntamento con le consultazioni elettorali anche a Cerda, dove il 28 e il 29 maggio prossimi saranno in tre a sfidarsi: il sindaco uscente e deputato regionale Salvo Geraci, Carmela Riolo e Piero Bulfamante, con questi ultimi due che attualmente siedono tra i banchi dell’opposizione del Consiglio comunale di Cerda. Geraci, seppur presidente del gruppo parlamentare “Sicilia Vera”, correrà con una lista civica, così come gli altri due sfidanti. La Riolo invece risulta posizionata politicamente nel centrodestra e in particolare in FdI mentre Bulfamante è il segretario cittadino del PD ed ha un posto all’assemblea provinciale dei dem.
Sarà dunque sfida a tre, dove i due consiglieri – a meno che non ci siano apparentamenti dell’ultimo minuto – tenteranno nel turno unico di interrompere il primato di Geraci. Per Piero Bulfamante l’operato dell’attuale sindaco si riduce a “ordinaria amministrazione”, per il segretario cittadino dei dem, infatti, sarebbero state fatte “zero opere pubbliche” e “dei cantieri di lavoro soltanto uno su 5 è stato avviato, ma al momento risulterebbe fermo”. Bulfamante che vanta diverse aderenze all’Ars tra i deputati in quota PD, se eletto, si propone di “rivedere al ribasso le tariffe Tari”, di “intercettare maggiori finanziamenti” e di risolvere una volta per tutte “il problema acqua” seppure quest’ultima sia già gestita ormai da diverso tempo dall’Amap.
Tematiche in parte simili a quelle portate avanti dall’altra sfidante, per Carmela Riolo “intestarsi il successo della problematica idrica dopo che per diversi mesi i cittadini hanno dovuto comprare privatamente l’acqua” sarebbe sbagliato e, soprattutto “in ogni caso se si dovesse parlare di soluzione del problema e di meriti, quest’ultimi andrebbero ad Amap nonostante i numerosi disservizi in essere, e a nessun altro”. Riolo crede nella sua candidatura e soprattutto negli ideali che l’hanno portata a questa scelta, ovvero “Unità, democrazia e libertà d’espressione”. Nella sua lista civica potrebbero trovare spazio diversi big della politica locale con pregresse esperienze amministrative così come nel mondo dei sindacati. Riolo, qualora venisse eletta, punterebbe a “un miglioramento dei servizi e a far funzionare meglio quelli che ci sono già” e come volano dell’economia della città del carciofo, oltre all’agricoltura “il turismo e il mito della Targa Florio”.
Geraci invece, vanta “di aver sanato i conti del municipio avendolo traghettato fuori dal dissesto finanziario “ e di aver intercettato, tra progetti e opere già avviate, “circa sedici milioni di euro di finanziamenti” di aver gestito “il sovrannumero” venutosi a creare all’interno dell’Ente, di avere messo la parola fine sulla questione acqua cedendo la gestione all’Amap ma soprattutto propone continuità “nell’amministrare con una squadra compatta e omogenea, al cui interno ci saranno elementi della società civile”. Infine, il deputato eletto tra le fila di De Luca ha dichiarato di “non correre contro nessuno ma solo per il bene di Cerda. Parlerò, come ho sempre fatto, con schiettezza e chiarezza ai miei concittadini, spiegando ciò che è stato fatto finora e cosa intenderemo fare se confermati”. Tutti e tre gli schieramenti vantano tra le loro fila sia persone che hanno già preso parte alla vita politica cittadina sia innesti dalla società civile e un grosso apporto di giovani.