Cronaca

Castelbuono “Città creativa Unesco”, a Roma la presentazione della candidatura

Sarà presentata mercoledì 22 febbraio, a Palazzo Madama, la candidatura di Castelbuono nel novero delle città creative Unesco per il settore gastronomia. Alla presenza del presidente del senato Ignazio La Russa e, in attesa dell’uscita del bando prevista per marzo 2023, il sindaco Mario Cicero, racconterà come Castelbuono abbia identificato nella creatività, l’elemento strategico per il proprio sviluppo urbano sostenibile e come da questa premessa sia scaturita l’idea della candidatura.

“La comunità castelbuonese si caratterizza per la presenza sul suo territorio di alcuni prodotti unici al mondo – spiega il primo cittadino – e per la presenza di una forte rete votata alla promozione di un’alimentazione sostenibile e alla tutela della biodiversità. Questa unicità e l’attenzione alla sostenibilità derivano dalle caratteristiche ambientali specifiche del territorio di Castelbuono e, più in generale, delle Madonie. Il percorso di candidatura rappresenta un processo naturale, una sorta di metamorfosi, di quanto già realizzato da un territorio caratterizzato da forti asset culturali, che intende diffondere la propria creatività a livello internazionale. Castelbuono è entrata nel circuito nazionale delle città del tartufo, i nostri piatti rappresentano una delle massime espressioni della dieta mediterranea“.

La rete delle città creative Unesco è stata creata nel 2004 per promuovere la cooperazione tra le città che hanno identificato la creatività come elemento strategico per lo sviluppo urbano sostenibile ed è divisa in sette aree corrispondenti ad altrettanti settori culturali (musica, letteratura, artigianato e arte popolare, design, media arts, gastronomia, cinema). Le 295 città, nei paesi di tutto il mondo, che attualmente fanno parte della rete collaborano per un obiettivo comune: fare della creatività e dell’industria culturale il centro dei loro piani di sviluppo a livello locale e collaborare attivamente a livello internazionale. Tutte le Città Creative sono impegnate nello sviluppo e nello scambio di buone pratiche innovative per rafforzare la partecipazione alla vita culturale e per integrare la cultura nelle politiche di sviluppo urbano sostenibile. Inoltre, la Rete sostiene gli scambi artistici e il partenariato della ricerca sia con le città della rete che con il settore pubblico e il settore privato. In quanto tali le città creative contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. In Italia attualmente fanno parte della Rete: Alba, Bergamo, Biella, Bologna, Carrara, Como, Fabriano, Milano, Modena, Parma, Pesaro, Roma, Torino.

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