La corte d’assise di Messina ha condannato all’ergastolo Domenico Virga. Il boss di Gangi è ritenuto il mandante dell’assassinio di Francesco Costanza, ucciso il 29 settembre del 2001. Secondo quanto riportato dall’Ansa, la vittima (che era inserita negli ambienti della criminalità organizzata di Mistretta) fu prima raggiunta da alcuni colpi di arma da fuoco e, poi, finita a colpi di pietra. A dare un contributo rilevante alle indagini sono state le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Carmelo Barbagiovanni, detto “U muzzuni”, esponente della famiglia mafiosa dei “batanesi”. Barbagiovanni ha ammesso di essere stato l’autore dell’omicidio, insieme a Sergio Costa, su ordine di Virga. L’omicidio sarebbe stato deciso per uno “sgarro”: la vittima avrebbe chiesto la “messa a posto” ad alcune imprese che lavoravano nella zona dei Nebrodi anche se erano “protette” da Cosa nostra palermitana. Determinanti, per la condanna, sono state anche le dichiarazioni di altri due collaboratori di giustizia: Nino Giuffrè, di Caccamo, considerato braccio destro di Bernardo Provenzano, e Carmelo Bisognano, del gruppo mafioso dei “Mazzarroti”.