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L’Agricoltura delle donne, al via la mostra fotografica di Confagricoltura

Quando le donne curano la terra. Accende i riflettori su una realtà poco nota, la vita delle aziende agricole siciliane dirette da donne da  generazioni, che stanno resistendo alla crisi del settore provando a reagire con fantasia ed innovazione.  E’ questo lo spirito della singolare iniziativa della sezione Sicilia di Confagricoltura Donna, associazione nazionale che già superate le prime cinquanta aziende, nella nostra isola vede crescere di continuo  il numero delle imprenditrici associate. Un fenomeno, anche a livello nazionale, in continua crescita non solo in agricoltura. Come mostrano i dati elaborati da InfoCamere, Osservatorio sull’ imprenditorialità femminile di Unioncamere, le imprese  innovatrici rappresentano il 13,6% del totale delle start up. Ma  la loro crescita, in questo biennio, è stata notevole (+40%),  molte al centro sud di cui almeno il 24 % in Sicilia tra  sanità, istruzione, ristorazione ed agricoltura. (fonte Ansa gennaio 2023). Domenica 22 sino al 30 gennaio, negli spazio della sala Tineo dell’Orto Botanico di via Lincoln, si apre alle ore 11 la mostra fotografica “Donne della Terra, Custodi del Paesaggio” a cura della sezione siciliana di Confagricoltura Donna. (orario invernale lun. – sab. 9/17, dom. 10/17, ingresso 7 euro, riduzioni dal sito www.ortobotanico.unipa.it)

Il progetto itinerante nasce  da un’idea di Maria Laura Crescimanno giornalista, Maria Pia Pirocò Gioia, presidente,  Licia Guccione vice – presidente che ha curato il coordinamento e gli allestimenti. L’introduzione è del direttore del Simua di Unipa, prof. Paolo Inglese, che spiega: “La storia, anche recente,  racconta di alcune donne straordinarie per la nostra agricoltura,  mai abbastanza, capaci di imporsi in un mondo ‘maschile’ per definizione, grazie a capacità fuori dal comune. Penso alla grande Maria Cefalì, protagonista unica dell’agricoltura in Calabria, che osò sfidare il monopolio israeliano del pompelmo, o Topazia Alliata che difese fino all’ultimo l’azienda dei principi di Salaparuta e, ancora, Maria Giaconia Pottino di Irosa, vera regina della Madonie. Ma, in fondo, la Dea delle messi è pur sempre una donna e siciliana per giunta…”
La mostra si compone di sessanta immagini del quotidiano scattate da giovani fotografi dei territori,  che documentano in diversi momenti del lavoro stagionale le  dieci aziende a conduzione femminile che hanno scelto di entrare in rete ed aderire al progetto di promozione territoriale.
La mostra propone un insolito spaccato delle realtà agricole  e paesaggistiche delle province collinari interne, dove si sperimentano ormai da anni sistemi di agricoltura sostenibile, si introducono nuove pratiche e si recupera uno stile di vita lento e salutare, aziende  che aprono le porte ad eventi ed ai viaggiatori stranieri grazie ad internet,  visitatori che sempre di più  cercano esperienze di  contatto umano  con territori  ricchi di  forte identità e tradizione – spiegano le organizzatrici.

Nell’interno della Sicilia non abbandonare  e curare la terra significa per prima cosa preservare il paesaggio agricolo tradizionale dell’olio, del grano e del vino, i prodotti alla base della dieta mediterranea, patrimonio acquisito dall’Unesco come migliore pratica alimentare e salutistica, introducendo il biologico, avviando nuove filiere, come ad esempio la cosmetica da prodotti naturali di nicchia. Custodire la terra, garantendo un presidio di sostenibilità e di salvaguardia contro frane, incendi, preservare la biodiversità biologica ed animale e non ultimo, grazie all’innovazione ed al marketing digitale, promuovere nuove  possibilità di impiego per i giovani che scelgono di tornare alla terra aprendo nuovi spazi di mercato, introducendo forme di accoglienza turistica di qualità attorno ad itinerari rurali ed enogastronomici alla scoperta di antiche ricette e pratiche agricole locali.
Nelle immagini si ritrovano due generazioni, i volti delle madri e delle figlie  al lavoro nelle loro aziende di Palermo, Trapani, Caltanissetta, Ragusa, donne intente a visionare macchinari e produzioni, a raccogliere i prodotti, mettere in atto antiche e nuove pratiche aziendali dal campo alla molitura, al frantoio, alla cantina, ai magazzini, alle serre.  Si riscoprono, scorrendo la vita delle aziende, significative produzioni biologiche di sementi, di olio, di mandorle e di limoni, ma anche la moderna floricoltura delle province ragusane, il miele di ape nera sulle Madonie, la canapa per la produzione di oli essenziali,  il rosmarino e le conserve di frutta ed ortaggi nel palermitano.

L’ esposizione si sposterà a Mazzarino nella chiesa di S. Ignazio di Loyola, dal 25 febbraio al 5 marzo. L’11 marzo parteciperà ad un evento al femminile promosso da Gruppo Riolo all’Audi Zentrum di Palermo, a maggio sarà ospitata nel museo civico di Caltavuturo, Valledolmo, Petralia Sottana, tappa conclusiva a Roma presso la sede di Confagricoltura(date da definire). L’iniziativa è sostenuta dagli sponsor: ANPA, Associazione nazionale pensionati agricoli, Banca BPER, Gruppo Riolo Palermo, Salerno Packaging Palermo, Simua Sistema Museale di Ateneo Università di Palermo.

Le fotografie sono state scattate nei mesi da settembre a novembre 2022 da: Anna Gioia, Filippo Barbaria, Chiara Fantauzza, Salvatore Girgenti, Manlio Ajovalasit, Gabriele D’Agostino, Carmelo Mazzaglia, Gaetano Conigliaro, Joerg Lehmann.

LE AZIENDE IN MOSTRA:
Azienda Agricola Kibbò: situata in Contrada Chibbò a Petralia Sottana nelle alte colline dell’ entroterra madonita, gestita dalla famiglia Gioia da quattro generazioni, si estende per circa 200 ettari. Le attività principali sono la produzione di grano siciliano da seme e di foraggi, la produzione di canapa, grani antichi, olio extra vergine d’oliva, legumi ed infine apicoltura biologica. Dal 1999 l’azienda è guidata da Maria Pia Piricò, moglie di Giammarco Gioia e dai figli. Da cinque anni l’azienda, in un’ottica di  innovazione mirata a diversificare le produzioni, ha introdotto l’allevamento delle api nere sicule con laboratorio di confezionamento dei prodotti  ed avviato la coltivazione della canapa industriale, dalla quale si ricavano olio e farina di filiera 100% siciliana. Parte dell’azienda è condotta in regime biologico in linea con la filosofia aziendale di un’agricoltura innovativa, sostenibile  e attenta alla biodiversità.
Azienda agricola Licia Guccione Bio: l’azienda  si trova nel territorio di Mazzarino, in provincia di Caltanissetta a circa 500 mt. di altezza. Dal 1860 l’azienda viene tramandata di padre in figlio, insieme al proprio patrimonio di amore e passione per questo angolo di campagna siciliana, armoniosa, incontaminata e incorniciata da colline policrome, mandorli, ulivi, e in cui svetta monte Formaggio, con la sua particolare forma piramidale, teatro di tramonti indimenticabili.  È in questa cornice meravigliosa che si  occupano  di preservare il patrimonio rurale Licia e la figlia Carolina che coltivano olive e mandorle biologiche, alle quali si è aggiunta da poco una piccola linea di oli edibili ad uso cosmetico. La Masseria Floresta è anche una casa vacanze per chi desidera trascorrere una vacanza all’insegna del relax e della quiete.
Azienda agricola Podere Messina: azienda vitivinicola dal 1953 si trova  a pochi passi dal sito archeologico di Segesta. Il sistema di allevamento per le uve è il Guyot, il vitigno predominante è il Catarratto tipico del trapanese, con piante che hanno oltre 40 anni.  Alla coltura della vite con varietà autoctone  come Catarratto, Zibibbo, Nero D’ Avola e Frappato si affianca la produzione di olio extravergine d’oliva in cui è adottata la pratica del sovescio e dell’inerbimento con leguminose. La  vendemmia fatta a mano permette di selezionare attentamente ogni filare da cui vengono scelte solo alcune piante. Oggi la tenuta  è portata avanti da Claudia Messina con la figlia Roberta Sibani, aprendo le porte al mercato dei vini siciliani, un mercato di nicchia con poche bottiglie ma di qualità eccellente
Azienda agricola Gelso della valle: l’azienda si trova a Valledolmo in provincia di Palermo ed è condotta dalle sorelle Finocchiaro. Da sempre l’azienda è stata gestita da donne che amano la terra e le tradizioni. l’azienda produce olio, origano e  la tipica passata di pomodoro locale “siccagno”, con metodi rigorosamente artigianali. L’azienda, dopo un sapiente restauro che ha mantenuto intatta l’atmosfera delle masserie siciliane antiche, con ceramiche, ferro battuto  ed arredi d’epoca, è anche un agriturismo con piscina, ristorazione tipica locale a conduzione familiare.
Azienda Agricola Silvia Sillitti: situata a Grotta d’Acqua in provincia di Caltanissetta, l’azienda agrituristica è  condotta da Silvia  che si occupa della produzione di grano siciliano e olio extra vergine di oliva, dal 2000 esclusivamente con metodo biologico. Dal 2005 Silvia ospita in azienda turisti provenienti da tutto il mondo alla ricerca dell’entroterra siciliano e di un paesaggio ancora così poco deturpato e così poco conosciuto.  Gli ospiti hanno la possibilità di usufruire dell’orto familiare, di degustare i prodotti aziendali, di cucinare insieme e di essere coinvolti anche nelle attività agricole.
Azienda agricola La Duca:  condotta  da Tania Amica e dai figli Lucia e Ignazio La Duca,  oggi è alla quarta generazione. L’ azienda agricola si estende su due territori,  Vicaretto  a Polizzi Generosa e Rovittello  a Sclafani Bagni, per un totale di circa 100 ettari. La coltivazione attuale diffusa sul territorio è quella del grano, utilizzando il simeto varietà  russello, cui si aggiunge la coltivazione  di canapa,  progetto innovativo  con il supporto di ricerche di studio  dell’ università di Catania.
Azienda agricola Masseria  Acque di Palermo:  l’azienda è situata a Roccapalumba in provincia di Palermo.  Acque di Palermo è una masseria risalente al 1947, costruita dal Barone Giovanni Riso  come residenza estiva della sua famiglia.  Situata nell’omonima contrada, ha mantenuto nel tempo l’impianto architettonico originale di gran fascino con un abbeveratoio collocato al centro del cortile. Oggi  è Emanuela Morello, nipote del Barone, a condurre l’ agriturismo  e l’azienda agricola. La Masseria  è anche uno spazio funzionale per meeting, matrimoni e altre occasioni  e ha anche una fattoria didattica per bambini dove si svolgono laboratori e visite per  i più piccoli  arricchita dalla presenza di diversi animali.
Azienda agricola Mediterranea: l ‘azienda con a capo Paola Gurrieri  ha  sede ad Acate in provincia di Ragusa e si estende su una superficie complessiva di oltre 100 ettari. Dal 1985 si dedica con passione alla produzione di crisantemi ed è leader  in Europa nella coltivazione  programmata a ciclo continuo . E’ una delle aziende florovivaistiche siciliane più avanzate dal punto di vista tecnologico, infatti  tutti gli impianti di coltivazione risultano completamente  informatizzati, consentendo di regolare tutte le variabili ambientali e nutrizionali,  accrescimento e fioritura,  ottenendo mediamente quattro coltivazioni per ciascun anno solare.  le tecnologie  installate   hanno consentito di ottenere un prodotto con uno standard qualitativo elevatissimo pari o superiore a quello olandese, riferimento mondiale nella floricoltura, e di abbattere nello stesso tempo i costi energetici e quelli produttivi.
Azienda agricola Sant’ Ippolito: L’ azienda  con 30 ettari di terreno coltivati con metodo biologico, si trova a Corleone in provincia di Palermo ed è condotta da Ornella Gasbarro. Coltiva prevalentemente grano, privilegiando i grani antichi di Sicilia, ma anche olive, susine, altri cereali e piante da orto. La Masseria si ispira ai valori della solidarietà, della promozione della salute, del rispetto ambientale e dell’inclusione sociale. Le attività proposte dalla Fattoria sono lontane dai consumi di massa e dalle richieste di un mercato globalizzato.
Azienda Agricola Giusi Alfano:  l’azienda Agricola Alfano si trova nel comune di Petrosino, in provincia di Trapani. Produce Limoni in  biologico dal 1820, privilegiando la varietà femminella Zagara Bianca. A condurre l’azienda  sono Giusi Alfano con la figlia Carlotta. Fino al 1997 l’ azienda si trovava nella piana di Palermo, a seguito del “sacco di Palermo” si è spostata in provincia di  Trapani per  poter continuare la tradizione degli agrumi di Sicilia.

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