A Polizzi Generosa, da almeno due settimane, una persona ignota ha deciso di uccidere cani con il veleno. Non sappiamo il perché, anche perché un motivo logico non c’è, ma abbiamo ricostruito il profilo di una persona che opera sempre nello stesso modo e con le stesse modalità. Non usiamo giri di parole perché non servirebbero, sappiamo solo che il suo modus operandi ha tratto in inganno l’olfatto di alcuni cani. Cinque vittime e non si tratta di cani randagi, ma di quadrupedi tenuti al guinzaglio. Vengono abbandonate delle polpette di carne cruda con il veleno, che opera nel giro di 15-20 minuti. La frazione è quella di San Pietro, all’altezza del parco giochi, accanto alla fermata del bus per i bambini e la raccolta di oli esausti in prossimità della fontana. In questo punto nei pressi delle abitazioni c’erano 2 polpette di tritato ancora fresco con una dose di veleno letale. “Lo è stato per Atlas, il mio cane di media taglia che è andato via dopo 15 minuti di sofferenza, cane sempre al guinzaglio che non ha mai dato fastidio a nessuno – ha raccontato sui social Fabrizio Cascio -. Dopo aver provato, invano, a salvarlo sono risalito per togliere l’altra polpetta rimasta, ma non l’ho più trovata e spero che non l’abbia trovato un altro cane. Voglio lanciare un allarme per tutti coloro che frequentano la zona. Sicuramente io denuncerò la cosa perché non è la prima volta che succede, anche nel centro abitato. Oggi qualcuno ha deciso di fare vincere la vigliaccheria e la cattiveria”.
Di episodi simili se ne sono verificati sempre in zona con altri cani. Al momento ne contiamo cinque, ma la lista potrebbe allungarsi. “Non capisco cosa può portare un essere umano a compiere un atto del genere, soltanto una mente malata può compiere certi gesti – racconta Francesca Silvestri sul suo profilo Facebook che ha perso il suo amico a quattro zampe Rocky -. Dopo tanta sofferenza, alla fine ha vinto il veleno che ti ha portato via. Spero che costui venga individuato e punito dalle autorità competenti”. Rilanciamo l’appello a tutti coloro che vivono nella zona di porre la massima attenzione e di denunciare nel caso in cui qualcuno avesse abbandonato del cibo in strada. E ribadiamo all’amministrazione comunale che una legge dello Stato (legge quadro 14 agosto 1991, n. 281) dispone il principio generale secondo il quale “lo Stato promuove e disciplina la tutela degli animali d’affezione, condanna gli atti di crudeltà contro di essi, i maltrattamenti ed il loro abbandono al fine di favorire la corretta convivenza tra uomo e animale e di tutelare la salute pubblica e l’ambiente”.