Cronaca

Le Madonie “unite” scendono in piazza a Palermo contro il caro bollette

Dieci mila siciliani in piazza a Palermo contro il caro bollette. Una grande e vera manifestazione regionale oggi a Palermo è partita da piazza Croci, coinvolgendo diecimila siciliani e attraversando le vie del centro fino a Piazza Verdi. Sindaci, amministratori locali, sindacati, associazioni di categoria, agricoltori, commercianti, artigiani, lavoratori, studenti, pensionati. Da tutta la Sicilia più di diecimila persone si sono unite contro il caro bollette e il caro vita. In particolare, la manifestazione di oggi ha visto un’ampia partecipazione da parte delle piccole comunità, con diversi pullman arrivati da molti paesi della provincia e non solo. E in piazza sono scesi anche i rappresentati e i sindaci delle Amministrazioni dei Comuni delle Madonie.

“Dalle Madonie ci siamo organizzati per scendere in piazza oggi, costruendo assemblee e momenti di confronto nei nostri paesi, perché siamo consapevoli che è necessaria una risposta generale: Sindaci e amministratori, commercianti, agricoltori, piccoli imprenditori, giovani studenti sono venuti fino a Palermo per dimostrare che la situazione è ormai insostenibile” afferma Tiziana Albanese, portavoce delle Consulte Madonite. E prosegue: “Nelle piccole realtà i bar, i panifici e gli esercizi commerciali in generale, spesso a conduzione familiare, stanno soffrendo incredibilmente dei vertiginosi aumenti delle bollette. Persino gli amministratori locali sono in grande difficoltà. Le famiglie hanno bisogno di sostegno, non è possibile lasciarci nelle mani delle grandi aziende dell’energia”.

La manifestazione di oggi arriva dopo diverse settimane di organizzazione, durante le quali in tutta la Sicilia si sono organizzate piazze, presidi e assemblee sul tema del caro bollette e il caro bollette. “Come movimento Terra è Vita, che si occupa di difendere l’agricoltura siciliana, abbiamo partecipato oggi perché la questione del caro bollette potrebbe essere la batosta definitiva per il nostro comparto: l’agricoltura ha già sofferto a causa dei cambiamenti climatici e delle continue alluvioni, del dissesto idrogeologico, del caro benzina e della mala gestione dei fondi della Pac. Abbiamo bisogno che lo Stato italiano intervenga per calmierare i prezzi o molte aziende saranno costrette a chiudere, creando un danno non solo agli imprenditori ma soprattutto ai consumatori” afferma Pino D’Angelo, presidente del Movimento.

Alla fine del corteo, il concentramento in Piazza Massimo ha visto susseguirsi gli interventi delle diverse realtà che hanno partecipato, che hanno ricordato dal palco le richieste della piazza: calmierare i prezzi dell’energia, pensare a nuovi metodi di produzione dell’energia in Sicilia che possano agevolare i siciliani e, soprattutto, bloccare gli extraprofitti delle multinazionali che si stanno arricchendo sulla pelle dei cittadini. “La gente è stanca di sentirsi presa in giro: qui in Sicilia la povertà aumenta sempre di più, mentre grandi aziende come Eni aumentano i loro profitti di svariati miliardi. Il Governo non può sottrarsi dal dare una risposta alla popolazione: o agirà portando avanti delle misure reali, i cui effetti si vedranno nell’immediato, o la risposta sociale crescerà e le piazze continueranno a straripare di manifestanti, proprio come oggi”, afferma Giovanni Castronovo di Trinacria.

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