Clamoroso colpo di scena a Blufi: la maggioranza passa al gruppo d’opposizione “RinnoviAmo Blufi”. I giudici del Tar di Palermo, hanno difatti sovvertito l’esito delle elezioni comunali relativamente al consiglio comunale e assegnato la maggioranza alla lista d’opposizione al sindaco. Una decisione incredibile arrivata dopo il ricorso presentato dalla stessa lista subito dopo il risultato della tornata elettorale del 12 giugno scorso. Al gruppo dell’attuale sindaco, Calogero Puleo, era stato infatti attribuito il premio di maggioranza e quindi 7 seggi contro i 3 della minoranza. Secondo l’opposizione, un’assegnazione illegittima, visto che la lista collegata allo sfidante ha ottenuto il 51,56% dei voti.
Secondo la legge elettorale, appunto, nei comuni inferiori a 3 mila abitanti, se la lista collegata al candidato sindaco non eletto dovesse ottenere il 50% + 1 del voti validi, alla stessa devono essere assegnati il 60% dei seggi. Secondo gli avvocati, per valutare il superamento della soglia del 50%+1 dei voti, vanno conteggiati esclusivamente i voti validi di lista e non anche quelli relativi al sindaco. Il Tar di Palermo ha dunque accolto la tesi degli avvocati disponendo che “il verbale di proclamazione degli eletti e i conseguenti atti impugnati vanno annullati nella parte in cui assegnano alla lista “Insieme per Blufi” 7 seggi anziché 4 e alla lista “Rinnoviamo Blufi” 3 seggi piuttosto che 6 e procedono alla conseguente individuazione dei consiglieri eletti”. Alla luce della sentenza, per il principio dell’effetto caducante, decade altresì la nomina del presidente del consiglio comunale di Blufi che, a questo punto, dovrebbe andare all’opposizione. Il Comune di Blufi, dovrà quindi convocare urgentemente il consiglio comunale al fine di consentire l’insediamento dei nuovi eletti e procedere ad una nuova votazione per il presidente del consiglio.
“Il gruppo RinnoviAmo Blufi – si legge in una nota ufficiale – si ritiene soddisfatto dalla sentenza ottenuta a seguito del ricorso elettorale al Tar Sicilia-Palermo. Ristabilire la giusta ripartizione dei numeri all’interno del consiglio comunale, la casa della Democrazia, era per noi di fondamentale importanza per rispettare quella che era stata la volontà dell’elettore. Fin da subito avevamo notato questa incongruenza e non essendoci altra via, abbiamo dovuto rivolgerci al Tar per ottenere quello che spetta di diritto a tutta la nostra cittadinanza. In attesa di valutare se ci saranno i presupposti per andare in appello per quanto riguarda la rivalutazione delle schede dell’elezione del sindaco andiamo avanti con un solo obiettivo: lavorare per il bene della collettività e continuare il nostro percorso di rinnovamento che ci siamo prefissati fin dall’inizio. Da sempre abbiamo professato la legalità come uno dei valori cardine che ci contraddistinguono. Lottiamo, lotteremo sempre per essa”. Nessuna dichiarazione da parte del sindaco neo-eletto.