Gli archeologhi Santino Ferraro e Dario Scarpati sono stati protagonisti, nelle scorse settimane, del laboratorio di Archeoaccessibilità, interessante iniziativa realizzata nell’ambito del progetto “Nel cuore delle Madonie. Borghi accessibili a tutti”, realizzato con il supporto di Fondazione con il Sud. Lo scorso 8 settembre i protagonisti del progetto, donne e uomini con esigenze speciali, sono stati accompagnati, con particolare cura, nel magico mondo dell’archeologia con un viaggio esperienziale all’interno del Museo Archeologico di Gangi. Oltre ad ascoltare le attente e dettagliate spiegazioni e agli affascinanti racconti di un tempo che non c’è più, i protagonisti del progetto sono stati direttamente coinvolti in un laboratorio che ha portato alla realizzazione di un plastico che riproduce in scala il Monte Alburchia, uno dei più interessanti siti archeologici del territorio gangitano. Il plastico, che sarà presentato pubblicamente nel convegno sul progetto “Borghi accessibili a tutti” in programma a Gangi il prossimo 9 ottobre, verrà stabilmente esposto presso il Museo. Pochi giorni dopo il gruppo ha visitato proprio il sito archeologico precedentemente riprodotto in scala. Sempre accompagnati dagli archeologi Ferraro e Scarpati, e con la graditissima presenza della dottoressa Cucco della Soprintendenza ai Beni Culturali di Palermo, i protagonisti del progetto hanno visitato quella “montagna incantata” ricca di storie, miti e leggende che hanno catturato l’attenzione tutti. Presenti anche il sindaco di Gangi e gran parte dell’amministrazione comunale che è partner del progetto.