Tra gli scranni della nuova assemblea regionale siciliana, ci sarà il sindaco di Cerda, Salvatore Geraci, che è stato eletto con 4.184 voti nella lista De Luca sindaco di Sicilia. Per lui, dunque, si prospettano, a meno di ribaltoni, cinque anni di opposizione netta e serrata. Il primo cittadino di Cerda, dunque, si piazza secondo, dietro il giornalista ed ex iena televisiva Ismaele La Vardera, che di voti ne prende 6.712. Sempre nella lista di Cateno De Luca, quarta è arrivata Salvina Profita originaria di Petralia Sottana con 2.703 preferenze. Ottima la prestazione dell’altro sindaco candidato, Pietro Macaluso, di Petralia Soprana, nelle fila del Partito Democratico, che torna a casa con 3.557 voti. Un buon numero di preferenze che, però, non gli consentiranno di proseguire il suo impegno politico all’Ars.
Nella Democrazia Cristiana non ce la fa il caltavuturese Giuseppe Gennuso che comunque conquista oltre 3mila preferenze (3.082 per la precisione). L’altro candidato nato a Caltavuturo, Calogero Di Carlo, schierato fra le fila dei popolari e autonomisti non viene eletto raccogliendo 753 voti. Il petralese Calogero Cerami, fra le fila del M5S ottiene 812 voti, risultando sesto fra i candidati 5stelle in provincia di Palermo. Ottima affermazione di Mariangela Di Gangi nel partito Cento Passi, risulta la più votata di tutta la provincia con 2.251 preferenze, ma al partito di Claudio Fava non scatterà il seggio. Nella lista Sicilia Vera, Vincenzo Lapunzina raccoglie appena 286. Qui correvano altri due candidati di origine gangitana: Eugenio Ferrara (402 preferenze) e Maria Genduso (203 preferenze). Mentre sempre in Sicilia Vera il termitano Michele Longo prende 861 voti. Giuseppe Scialabba, assessore di Pollina e dell’Unione dei Comuni Madonie, candidato con Fratelli d’Italia prende 598 voti. Da segnalare, poi i risultati di tre termitani: Francesco Calvagna ed Emiliano Rini, entrambi nella lista Siciliani liberi che conquistano appena 56 e 29 voti. Mentre un’altra termitana, Carolina Barbagiovanni, candidata nella lista Prima l’Italia, ottiene solo 133 preferenze.