Dopo i Millennials e la Generazione Z, dopo la Generazione Y e i nativi digitali, ecco un nuovo termine a riempire griglie, statistiche e tendenze di mercato. Stiamo parlando dei Baby Boomers, ovvero a tutti coloro che sono nati durante il periodo del Baby Boom, ovvero l’epoca del Dopoguerra fino agli anni 60 in cui si è registrata una vera e propria esplosione demografica.
Ebbene, ci sono anche loro nel grande universo del gaming, come utenti, come curiosi, come appassionati di lunga data. E allora cerchiamo di capire quali sono le loro esigenze, i loro interessi e le loro abitudini online. Ci aveva pensato lo scorso anno la società di ricerca nel gaming Newzoo, (link al report completo) che aveva condotto una ricerca che aveva visto protagonisti, tra gli altri, anche più di 6 mila persone di età compresa tra i 56 e i 65 anni. Per quanto riguarda questa generazione la motivazione che si lega al gioco è quella della ricerca di una pausa, di relax, insomma si gioca per prendersi una pausa. Quello che emerge è anche una tendenza alla casualità, legata al cellulare come device prescelto.
Se la Generazione Z sceglie soprattutto le modalità multiplayer, i baby boomer scelgono soprattutto la modalità giocatore singolo (preferita per il 79% degli intervistati) e si legano sempre di più anche al gioco d’azzardo su slot e casinò online. Queste differenze sono anche confermate da Giochi di Slots, che ha recentemente pubblicato uno studio sulle cinque identikit dei giocatori italiani.
Molto interessanti sono anche i dati resi noti da Player.it relativi al tempo passato online a giocare ed è qui che si registra la vera differenza anagrafica. A guidare la classifica è la Gen Z, che per l’81% degli intervistati passa più di 7 ore a settimana a giocare. Secondo posto per i Millennials, che stando al 77% degli intervistati hanno passato 6 ore e 50 minuti a giocare. Ultimo gradino del podio per la Gen X ovvero quelli nati tra il 1965 e il 1980, che per il 60% ha giocato 4 ore e 25 minuti a settimana negli ultimi sei mesi. Infine ecco i “nostri” Baby Boomers, che stando a quanto riferito dal 42% delle persone che hanno partecipato all’indagine, spendono 2 ore e mezza della loro settimana a giocare.
Numeri diversi, dati differenti, che nascondono però una grande verità: anche i più grandi sono appassionati di gioco, soprattutto online. E allora appare evidente come il gaming possa essere il settore del futuro, capace di mettere d’accordo tutti: nonni, padri e figli. Tutti appassionati della stessa cosa.