Edilizia, in Sicilia a rischio licenziamento oltre 3.000 lavoratori

Redazione

Regione - In base ai report di Cassa Edile, Inps e Inail

Edilizia, in Sicilia a rischio licenziamento oltre 3.000 lavoratori
Dallo studio del sindacato emerge anche un preoccupante aumento del lavoro irregolare o totalmente in nero

23 Agosto 2022 - 19:26

“Dopo l’impatto dirompente dei bonus gli indicatori positivi che abbiamo conosciuto nell’ultimo periodo potrebbero subire uno stop improvviso con conseguenze che, temiamo, possano essere dirompenti”. Ad affermarlo è il segretario della Feneal Uil Palermo – Messina Pasquale De Vardo che illustra gli esiti di uno studio realizzato dal sindacato dei lavoratori edili.  “I numeri ufficiali dicono che nel primo semestre del 2022 Palermo registra oltre 11.000 addetti contro i quasi 7.000 del primo semestre 2021. Un altro dato positivo è la nascita di oltre 760 nuove piccole e medio imprese edili. Risultati sicuramente ascrivibili a misure importanti come il bonus del 110%, l’eco-bonus, il sisma bonus e il bonus ristrutturazioni.

“Il nostro studio – continua De Vardo – basato su un’articolata elaborazione ed incrocio dei report statistici prodotti dalla Cassa Edile, dall’Inps e dall’Inail, nel consegnare numeri decisamente positivi ci dice, contestualmente, che c’è il concreto e preoccupante rischio di assistere ad una “bolla” del settore dell’edilizia che, in mancanza di interventi strutturali e duraturi, rischia di produrre, già nel prossimo autunno, un tonfo senza precedenti”.

“Per scongiurare un’autunno contraddistinto da licenziamenti a raffica bisogna rilanciare con forza il tema della chiarezza e delle prospettive sul tema dei bonus edilizi che, al netto dei tantissimi cantieri aperti, rappresenta un nodo strutturale che, già oggi, sta paralizzando migliaia di aziende impantanate dalla scarsa chiarezza e dal blocco dei crediti già acquisiti, operato dalle banche e dagli istituti finanziari. Una situazione appesantita dalla sostanziale mancanza di interlocutori causato dall’assenza di un governo nella pienezza delle funzioni che possa dirimere la questione e mettere la parola fine a questa precarietà normativa”.

“Inoltre – prosegue il segretario della Feneal Uil Tirrenica – nonostante l’incremento di tutti gi indicatori del comparto, un altro tema dolente che emerge dal nostro studio è rappresentato dall’ulteriore vergognoso ed ingiustificato aumento dei lavoratori in nero, nonché delle maestranze assunte in maniera assolutamente irregolare. Registriamo, infatti, molteplici casi quotidiani di lavoratori che operano nell’edilizia ai quali viene applicato il contratto agricolo o quello metalmeccanico, ovviamente più convenienti per le sedicenti imprese che si distinguono per questa odiosa pratica e, contestualmente, vi sono casi limite rappresentati da lavoratori edili assunti addirittura con contratti part-time da pizzaiolo o cameriere. Insomma, una giungla inaccettabile ed indecente che raggiunge l’apoteosi con la pratica dura a morire della manodopera in nero”.

“Desideriamo rilanciare con forza, specie in questa fase di campagna elettorale, la necessità che le forze politiche si esprimano con chiarezza sul dirimente tema che investe le prospettive del comparto dell’edilizia – conclude De Vardo. – Non siamo disposti ad accettare chiacchere o patetiche promesse slegate dai programmi ufficiali. Gli impegni a dare seguito alle misure che hanno risollevato il settore dell’edilizia vanno messi nero su bianco”.

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