Giornata di sciopero oggi nel cantiere del raddoppio ferroviario Ogliastrillo-Cefalù dove ha perso la vita Antonino Tamburo, l’operaio di 51 anni morto sul colpo cadendo da un’altezza di quattro metri mentre era nel cestello del sollevatore per sostituire un pannello del tetto di un capannone. L’operaio non aveva l’imbracatura.
Lo sciopero proclamato per 24 ore dai sindacati degli edili di Fillea, Filca, Feneal, ha bloccato le attività del cantiere. I lavoratori, stanno scioperando per 4 ore a ogni turno, il primo si è svolto dalle 6 alle 10. Buona l’adesione da parte dei lavoratori, che oggi si alterneranno nell’azione di protesta lungo le 24 ore in cui si svolge l’attività. Stamattina i lavoratori hanno voluto deporre un grande mazzo di fiori sul luogo dove è avvenuto l’infortunio al loro collega e hanno esibito dei cartelli con la scritta “Basta morti sul lavoro”.
“Sono ancora molto colpiti da questo fatto drammatico e con lo sciopero di oggi vogliamo rilanciare, da uno dei cantieri più grossi della provincia, un segnale forte e chiaro di mobilitazione e chiedere alle istituzioni di intervenire con fermezza sui temi della sicurezza sul lavoro – dichiarano il segretario generale Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo, il segretario generale Filca Cisl Palermo Trapani Francesco Danese e il segretario Feneal Uil tirrenica Salvatore Puleo – Quest’altro lutto, che si aggiunge a una lunga serie di incidenti mortali sul lavoro, impone di non abbassare la guardia. Dobbiamo fermare questa carneficina. A maggior ragione nelle grandi opere, soprattutto se sono in corso lavorazioni particolari, tutti gli accorgimenti legati alle misure di sicurezza devono essere aumentati”.
“Ci aspettiamo – aggiungono Ceraulo, Danese e Puleo – una convocazione in tempi brevi da parte della stazione appaltante, Rfi, e dall’impresa, per un confronto a viso aperto, che abbiamo sollecitato subito dopo la tragedia. E presto avremo modo di incontrare i familiari, ai quali esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza”.