Tante perplessità, scritte nero su bianco dal nuovo sindaco del Comune di Petralia Sottana, Piero Polito, ed indirizzate al Presidente dell’Ente Parco delle Madonie, all’ESA (L’agenzia spaziale europea), all’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente ed alla Sosvima. Il documento, dal titolo “Osservazioni dell’Amministrazione Comunale di Petralia Sottana in merito al progetto di realizzazione dell’Osservatorio Astronomico ESA di Monte Mufara” mostra – sull’argomento – una linea di continuità con le perplessità e le resistenze già mostrate dall’amministrazione precedente, sconfitta alle urne dal gruppo politico “Idea Civica”.
Fra le criticità sollevate dal nuovo sindaco la localizzazione dell’area di deposito e smistamento dei materiali di costruzione; l’impatto visivo della nuova struttura e le eventuali ricadute sul turismo che, secondo gli amministratori di Petralia Sottana, potrebbero essere negative. A questo proposito nel documento viene proposta come possibile soluzione l’interramento del primo piano per diminuire la sopraelevazione della costruzione. Il sindaco solleva anche il possibile impatto ambientale delle canalizzazioni dell’aria e delle emissioni di aria nell’ambiente. Altre perplessità riguardano l’inquinamento acustico, i consumi elettrici, il consolidamento del piazzale e, più in generale, il rischio di danni irreversibili al patrimonio geologico di cui l’are di Monte Mufara è particolarmente ricco. Un documento che però arriva dopo il parere rilasciato dall’Ente Parco delle Madonie (leggi qui) che pone l’attenzione proprio su alcuni degli argomenti sollevati dal Comune di Petralia. Il parere favorevole sulla Valutazione d’incidenza Ambientale (VINCA) rilasciato dagli uffici di Palazzo Pucci Martinez pone alcune prescrizioni che riguardano appunto: la strada di accesso, le condotte di fuoriuscita aria calda con l’installazione di drenaggi trasversali, in legno e in pietrame, in grado di convogliare il deflusso nella direzione voluta. “I lavori – si legge nella VINCA – dovranno essere effettuati in periodi tali da non interessare la stagione riproduttiva delle specie animali che vivono o si riproducono nell’habitat utilizzando tutti gli accorgimenti utili a mitigare il rumore in fase di cantiere.