Un’avaria e un idrovolante finisce in mare davanti al porto di Termini Imerese con i 20 passeggeri a bordo. Scatta così la macchina dei soccorsi coordinati dalla guardia costiera. È lo scenario ipotizzato da un’esercitazione durante la quale sono state ricostruite tutte le fasi dell’emergenza, compreso l’ammaraggio di un velivolo reale e che ha coinvolto, nel ruolo di “naufraghi”, gli operatori della guardia costiera. In campo anche il 118, i vigili del fuoco, le forze di polizia e gli operatori della protezione civile e della Polaria. Attivate anche le centrali operative di 118, Cri, Usmaf e l’aeroporto di Falcone e Borsellino.
“L’ammaraggio a seguito di avaria di un velivolo è di certo uno degli scenari più articolati e critici che può verificarsi in mare e – dichiarano dal comando provinciale della Capitaneria di porto – come tale va gestito in forte sinergia con tutti gli attori istituzionali chiamati a concorrere in un evento del genere. Il successo dell’operazione ha consentito di testare sia la prontezza operativa e di coordinamento delle emergenze in mare della guardia costiera nonché l’attivazione di ulteriori eventuali procedure e piani operativi, in funzione dei vari livelli di intervento di tutti gli enti/organi partecipanti e sotto il coordinamento della Prefettura di Palermo”.