Gabriele, 42 anni originario di Palermo, da alcuni anni vive e lavora in Inghilterra, dove ha formato la sua famiglia. Ma il richiamo alle origini è stato più forte di tutto e tutti. Aveva una promessa: quella di riportare in Sicilia, sulle Madonie e a Gangi suo figlio Ettore di 6 anni nato a Manchester e vissuto in Inghilterra. Gabriele ha così deciso di portare suo figlio Ettore con sé dall’Inghilterra sui suoi luoghi dell’infanzia, dove ha trascorso tante estati tra la campagna del nonno Ettore Centineo e i vicoli di Gangi. Partendo da Palermo hanno attraversato borghi e paesaggi meravigliosi in cammino sulla via Francigena. Ettore, nonostante la fatica di tanti chilometri percorsi a piedi, si è innamorato della Sicilia.
Tra una tappa e l’altra ha fatto nuove amicizie, lungo un itinerario di oltre 130 chilometri e dopo la lunga marcia ha promesso che tornerà nuovamente a Gangi già da questa estate rinnovando quell’amore con le origini siciliane del padre. “Volevo fargli scoprire la Sicilia più autentica – racconta papà Gabriele -. Sono rimasto affascinato dalla sua voglia e dalla determinazione nel prepararsi fisicamente a questa lunga camminata a piedi. Mi ha colpito anche per come si è approcciato ad ogni luogo che ha scoperto. A Sclafani Bagni ha giocato a calcio in piazza con gli altri bimbi, a Gangi ha giocato tra i vicoli, in ogni paese che abbiamo toccato lungo il nostro cammino ha scoperto una natura incontaminata vedendo per la prima volta per esempio, gli alberi di mandorlo che non aveva mai visto”.
Ettore però, non si è fermato qua, vuole tornare a Gangi questa estate per provare ad arrivare a Messina lungo l’antico tracciato della Via Francigena. “Per noi è stata una bellissima avventura, molti dicono che le Madonie siano impegnative per i camminatori, la verità è che Ettore è stato eccezionale per come si è impegnato e per come ha preso questa marcia come una splendida avventura. A me ha fatto piacer vederlo così felice e mi sono reso conto che certe atmosfere vanno riviste con gli occhi di un bambino per apprezzare le meraviglie della nostra Isola”.
La via Francigena
La Via Francigena è l’itinerario storico che dal nord dell’Europa portava a Roma attraversando la Penisola. Oggi la Via Francigena in Sicilia ripercorre l’antico itinerario percorso da Ruggero II nel 1115, come da Enrico VI pochi anni dopo per raggiungere Palermo, fino al viaggio dell’Imperatore Carlo V, vittorioso a Tunisi e celebrato nel suo percorso lungo le Madonie e i Nebrodi per raggiungere la Cattedrale di Palermo. Un cammino, di circa 370 chilometri, in 20 tappe, che unisce le Madonie ai Nebrodi. Da Palermo alla città dello Stretto attraversando vallate, monti e costeggiando il mare. A Gangi le tappe delle Via Francigena sono due: dalle Petralie a Gangi attraversando Petralia Sottana e Soprana e giungendo nel borgo dei borghi. E poi c’è la Gangi-Nicosia che attraversa il parco delle Madonie per scoprire i paesaggi alle pendici dei monti Nebrodi, nella provincia di Enna. Il percorso della tappa, più lungo e impegnativo per i tratti esposti al sole, attraversa ampie distese dove sono ancora in vista le pietre indicatrici della via e giunge alle roccaforti di Sperlinga e Nicosia. “Siamo felici che sempre più visitatori apprezzino i nostri itinerari naturalistici come la Via Francigena. È un motivo d’orgoglio e un’ottima possibilità di sviluppo territoriale”, ha commentato il sindaco di Gangi Francesco Migliazzo.