CATANIA (ITALPRESS) – Catania polo di creatività, arte e sviluppo giovanile. Il tour del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci nel territorio etneo fa sosta all’Accademia delle Belle Arti di Catania, nella sede di via Franchetti.
All’interno dell’aula magna intitolata al fondatore “Nunzio Sciavarrello”, centinaia di giovani studenti hanno partecipato ad un incontro con il governatore, accolto dal direttore Gianni Latino e dalla presidente dell’istituzione catanese, Lina Scalisi: “La presenza di Musumeci e la sua attenzione data a questa realtà ci riempie di orgoglio – ha esordito la presidente – abbiamo scelto la strada della correttezza e della crescita in comunione con l’amministrazione regionale. Lo dico con orgoglio, la nostra è una proposta pioneristica”.
“Non ci siamo mai fermati, promuovere la cultura resta il nostro obiettivo – ha dichiarato il direttore Latino – siamo la quarta Accademia d’Italia, un polo che concentra quanto di meglio il talento dei nostri giovani può offrire”.
Il talento posto al centro dello sviluppo. A dimostrazione di questo, l’intervento di due studenti dell’Accademia, hanno anticipato l’intervento del governatore. Dagli allievi, è stato richiesto un sostegno forte per iniziative a sfondo socioculturale promosse dall’istituzione, molte di queste anche sul tema delicato dell’accoglienza di profughi ucraini.
Proposta accolta da Musumeci: “Riconfermiamo l’impegno del Governo siciliano, un impegno di vicinanza alla comunità ucraina, in questo momento non possiamo fare altro se non amare la pace e ritenerlo un valore prioritario. La diplomazia prevalga sulla follia di qualcuno. Quanto sarà di nostra competenza è stato fatto e sarà fatto in merito all’accoglienza dei cittadini di nazionalità ucraina. Il flusso dei profughi non è ancora sostenuto, ma abbiamo la certezza che migliaia di famiglie siano pronte ad accogliere e dare il loro sostegno”.
Un modo per crescere come artisti e progettisti. Nello Musumeci ha salutato con entusiasmo la crescita dell’Accademia delle Belle Arti di Catania, tra le più riconosciute in Italia: “Siamo fortemente convinti che l’amministrazione pubblica debba muoversi in Sicilia partendo dalla valorizzazione dell’esistente – ha sottolineato -. L’Accademia è un esempio di ciò. C’è già una convenzione firmata con l’Università di Catania. Una parte dell’ex ospedale Vittorio Emanuele andrà all’Accademia delle Belle Arti. Laboratori razionali, ben disegnati, in un contesto culturale straordinario, in prossimità del Monastero dei Benedettini. Abbiamo bisogno delle proposte dei giovani, siamo un Governo che sa ascoltarli e la manifestazione di oggi ne è la prova”.
“In questa terra di Sicilia – ha aggiunto – ci vuole coraggio a rinnovare e in tal senso, garantire un rinnovamento all’Accademia di Catania è una mossa utile, necessaria e tanto desiderata dal Governo regionale. Recuperiamo il bello. Le istituzioni devono riconoscere il grido d’allarme lanciato dal territorio. Sono orgoglioso che le nostre Accademie delle belle Arti siano tanto accreditate in campo nazionale e pronte ad assecondare le aspirazioni dei giovani talenti. Ai giovani dico, siate consapevoli delle vostre capacità. La Regione Siciliana è al vostro fianco, voi siete il miglior capitale sul quale vale la pena di investire”.
“In Sicilia – ha spiegato Musumeci – il vento sta cambiando, ho vissuto e continuo a vivere le preoccupazioni dei giovani. E so quanto sia difficile per noi genitori (non solo istituzioni) investire sui nostri figli. I giovani devono essere la garanzia su cui deve fondare la nostra futura società. Stiamo partendo da questo presupposto. Il capitale c’è, possiamo puntare su un turismo culturale importante. Abbiamo la necessità di partire dall’esistente. Stiamo lavorando in ogni città affinchè gli edifici dell’Ottocento di valenza storica possano essere riqualificati e non abbattuti, per non occupare nuovo suolo”.
Infine, una piccata risposta a Oliviero Toscani e le sue provocazioni sulla Sicilia quale terra di mafia: “Oliviero Toscani parla di Sicilia terra di mafia, è un’idiozia. Nessuno può dire questo di una terra che ha bisogno di ricostruirsi e guardare avanti. Non lo consento, il perbenismo che continuiamo a pagare e fa dimenticare il sacrificio di uomini come Borsellino, Falcone, carabinieri, poliziotti, giornalisti e imprenditori, non è tollerabile”.
(ITALPRESS).
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