Cronaca

Restauro dell’Eleoùsa, eseguiti esami diagnostici sull’antica Icone

Continuano gli studi sull’Icone costantinopolitana dell’Eloùsa rappresentante la Madre della Misericordia nell’ambito dei lavori di restauro realizzati da Antonella Tumminello e iniziati ad ottobre 2021 grazie anche al contributo di Fondazione Sicilia. Il restauro dell’Eloùsa è stato promosso e fortemente voluto da Monsignor Marciante per il recupero dell’opera dall’importanza unica dal punto di vista artistico e storico per la città di Cefalù. Ieri 25 marzo 2022 l’Icone, che la tradizione vuole essere stata donata da un monaco di Costantinopoli a Ruggero II che la offrì poi alla Chiesa Cefaludense, è stata sottoposta ad esame Tac, indagine indispensabile e propedeutica per la datazione del supporto ligneo dell’opera. A questo primo esame seguiranno un esame dendrocronologico e l’esame al carbonio-14.

Il vescovo ha consegnato l’opera alla restauratrice che, accompagnata dai carabinieri della stazione di Cefalù, ha trasportato l’opera di inestimabile valore prima presso il centro radiologico Idim di Cefalù di Mario Timonieri e successivamente presso l’Ospedale Giglio di Cefalù, grazie alla disponibilità del primario di radiologia Tommaso Vincenzo Bartolotta, per un’analisi approfondita eseguita grazie alle strumentazioni all’avanguardia del nosocomio cefaludese. Ad eseguire la Tac Francesco Allegra in collegamento telefonico con Giuseppe Salerno della Clinica Candela di Palermo. Presenti sul posto la restauratrice Antonella Tumminello, l’archeologo Valerio Di Vico, Salvo Schiavone e Francesca Alberghiera della Startest che si stanno occupando di tutte le indagini sulla preziosa Icone.

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