Avviato dall’Unione Madonie il processo di efficientamento energetico degli impianti di illuminazione pubblica in alcuni comuni. L’intervento prevede un finanziamento di 2.108.000 di euro (Linea di Intervento 4.1.3 del PO FESR 2014/2020) e riguarderà i comuni di Caccamo, Collesano, Gangi, Geraci Siculo, Montemaggiore Belsito, Petralia Sottana, Scillato e Sclafani Bagni.
“Il progetto cantierabile è già sul tavolo del Dipartimento Energia – annunciano il presidente Pietro Macaluso e l’assessore all’energia dell’Unione Michele Panzarella. Dopo mesi di lavoro e di continue revisioni ora contiamo nella rapida valutazione da parte dei funzionari regionali propedeutica all’emissione del relativo decreto di finanziamento. L’efficienza dell’illuminazione pubblica è molto importante – affermano – perché oltre a generare per il Comune un risparmio economico che annualmente può raggiungere anche il 30-35%, contribuisce a ridurre l’inquinamento luminoso ed anche di ottenere alcuni vantaggi indiretti; tra questi la sicurezza del traffico veicolare, un maggiore senso di sicurezza nei cittadini e la valorizzazione del patrimonio architettonico e ambientale”.
L’individuazione dei interessati è avvenuta dopo una lunga interlocuzione e grazie alla puntuale ricognizione eseguita dalla So.Svi.Ma., nella qualità di coordinatore tecnico della Snai Madonie, che ha consentito di prendere in esame tutti gli impianti di illuminazione pubblica e quindi di candidare quelli per i quali i comuni hanno manifestato l’intenzione e l’interesse ad aderire. L’intervento prevede principalmente la sostituzione dei corpi illuminanti obsoleti o l’efficientamento, mediante attività di refitting, degli esistenti che hanno caratteristiche estetiche-funzionali di maggiore pregio e ubicate nei centri storici.
Il progetto prevede di intervenire su 4.306 punti luce, pari al 56% del totale di quelli attualmente in esercizio (7630) negli otto territori comunali. Saranno prese in considerazioni le priorità indicate dalle Amministrazioni comunali tenendo conto che gli apparecchi da sostituire o da efficientare sono quelli che evidenziano scarsa efficienza dovuta principalmente al basso rendimento del riflettore ed alla scarsa direzionalità del flusso luminoso emesso. Si tratta di corpi illuminanti ad ottica aperta, privi di vetro di chiusura, che a contatto con gli agenti atmosferici subiscono la progressiva opacizzazione della sorgente luminosa e del riflettore provocando la conseguente riduzione delle prestazioni.
“Il conseguimento dell’obiettivo di efficientamento energetico – spiega Alessandro Ficile di Sosvima – si integra con quello dell’economia di gestione sia in termini di consumi elettrici che di costi di manutenzione e questo grazie all’adozione di apparecchi con classe non inferiore ad “A++”. Riguardo alla sicurezza è stato privilegiata la selezione di corpi illuminanti in classe II”.