Emergenza idrica a Petralia Soprana in un borgo già falcidiato dal Covid. Gli abitanti del comune madonita, infatti, non ricevono acqua da 8 giorni a causa di severi problemi alla rete idrica. Disservizio che ha colpito soprattutto le frazioni di Madonnuzza, Fasanò, Pianello, Verdi e San Giovanni mettendo in ginocchio intere famiglie e attività commerciali. Una sciagura già annunciata nel corso degli anni viste le pessime condizioni in cui versano le tubature dell’intera rete idrica.

Un intero impianto ridotto a un colabrodo dall’usura e dalla mancata manutenzione nel corso dei decenni. L’elevata pressione dell’acqua all’interno delle tubature, a causa delle torrenziali piogge, ha esercitato infatti una forza devastante per un impianto ormai obsoleto. I tecnici sono alle prese da giorni con i continui guasti che stanno mettendo a ferro e fuoco una popolazione già martoriata dal Covid. Intere famiglie costrette a traslocare nelle seconde abitazioni fuori comune a causa della criticità. Una vera e propria umiliazione per i cittadini del borgo che ancora una volta devono pagare le nefandezze di chi li ha guidati e amministrati negli anni.

“Viviamo in un contesto preistorico – spiega una nostra lettrice – sono anni, non giorni, non mesi, che viviamo questa situazione e che ascoltiamo scuse e scarico di colpe. Ci viene risposto che servono soldi. Soldi che non vengono richiesti e spesi per risolvere il problema. Viviamo alle pendici delle montagne ed è impensabile subire la siccità. Comuni in posizioni meno fortunate della nostra riescono a garantire un servizio idrico efficiente ai loro cittadini. Vogliamo che il problema venga risolto, adesso, non in passato e non in un futuro indefinito. E’ una richiesta che in un Paese civile come il nostro non dovrebbe esistere”. Intanto, il tecnico comunale, l’architetto Tommaso Librizzi, ci comunica “di essere al lavoro per risolvere il problema in tempi brevi”.