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Uno specchio accanto alla panchina rossa per dire no alla violenza sulle donne

Anche il Comune di Geraci aderisce alla giornata nazionale contro la violenza sulle donne e lo fa inaugurando l’istallazione “Riflesso” realizzata a cura dello studio Opere Prime, diretto da Antonella Attinasi e Fabio Purgino con il supporto di maestranze locali. Uno specchio attraversato da una crepa che come una ferita rime nel volto di chi guarda la sua immagine riflessa nell’opera, posta proprio accanto alla panchina rossa, simbolo del movimento contro la violenza sulle donne. “Le ferite fisiche ed emotive incidono più o meno profondamente in noi lasciando segni che a volte ci accompagnano per tutta la vita – scrive l’architetto Antonella Attinasi – nella presentazione dell’opera. – Nonostante tutto, con sacrificio, è possibile rimettersi in piedi, si sceglie quindi di lottare e di “ricomporre” le ferite. Seppure impercettibile la sutura di una ferita lascia sempre un segno. La scelta di utilizzare un materiale riflettente come lo specchio ha un forte valore simbolico. Guardare la propria immagine allo specchio è espressione della riflessione psicologia e morale dell’io. Guardarsi allo pecchio potrebbe oggettivare – scrive ancora Antonella Attinasi – le ferite fisiche e allo stesso tempo rilevare ciò che del corpo si tende a nascondere.

Alla presentazione della nuova installazione, organizzato nell’ambito dell’evento “Unito contro ogni forma di violenza, #Nonsolo25”, flash mob che ha messo insieme 38 Comuni della provincia di Palermo, hanno preso parte i ragazzi della Comunità di San Pio, uno dei quali ha anche letto una poesia da lui scritta per l’occasione; l’Avis; l’associazione La Nuova Geraci, la Protezione Civile, l’Associazione Co.Tu.Le.Vi., la Cooperativa Sant’Antonio e le forze dell’ordine.

“Come amministrazione comunale abbiamo apprezzato molto il lavoro dell’architetto Attinasi, decidendo di inaugurare la sua installazione in prossimità della giornata mondiale contro la violenza sulle donne – afferma il sindaco Luigi Iuppa. – Nessuno deve sentirsi estraneo a questo drammatico fenomeno, in modo particolare chi rappresenta le istituzioni. Anche in una comunità piccola e sana come la nostra c’è bisogno di fra crescere costantemente la cultura del rispetto contro ogni forma di violenza sulle donne”.

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